Enrico Rossi, governatore della Toscana: costruire una coalizione di sinistra plurale, ampia, senza nessun cedimento nei confronti dei Cinque stelle.
“Forse non vinceremo neanche in Sardegna, ma la sinistra dimostra di esistere”. Lo ha affermato Enrico Rossi (Mdp), presidente della Regione Toscana, commentando il risultato parziale conseguito da Massimo Zedda nelle elezioni regionali sull’isola.
“C’è un popolo di sinistra – ha detto, a margine della presentazione di un protocollo di intesa con Fendi – la sinistra è viva e invita a determinate condizioni. Alla condizione di costruire una coalizione plurale, ampia, come è stato fatto in Abruzzo e come è stato fatto anche in Sardegna, a condizione di trovare anche il modo di ricentrare il proprio baricentro verso sinistra, questo mi pare Zedda lo fa, con la sua storia, è un amministratore capace, lo conosco, pulito, e di sinistra”. Questo però, ha aggiunto Rossi, “non significa rinchiudersi a sinistra: significa rimettere verso sinistra il baricentro di una coalizione democratica. Il Pd come è evidente non ce la fa da solo, deve coinvolgere altre forze”.
“Bisogna non avere cedimenti” a sinistra “nei confronti dei Cinque stelle”, ha poi aggiunto Rossi, presidente della Regione Toscana, commentando i risultati parziali delle elezioni regionali in Sardegna. “Io sono sempre stato dell’opinione – ha proseguito – che i Cinque stelle sono una cosa profondamente diversa da una sinistra democratica di governo, e noi credo che facciamo bene a continuare a prendere le distanze. Si stanno liquefacendo, le contraddizioni stanno venendo in porto”.
Secondo Rossi, che ha parlato a margine della firma di un protocollo di intesa con Fendi, “anche la Lega mi pare che non la dia più a bere con la Lega nazionale che bastona i migranti per prender voti, e la Lega della Padania che invece vuol fare la secessione dei ricchi per tenersi i soldi. E’ una novella che mi sembra cominci anche questa un po’ a sfumare”.
Per il governatore toscano “per parlare dei problemi bisogna essere un po’ competenti: in 48 ore non si risolve il problema del latte ovino. Noi ci siamo intervenuti per quel poco che ci riguarda, è da novembre che ci stiamo sudando, e abbiamo prodotto qualcosa”.