Firenze, più tempo per la rottamazione di un’auto inquinante e l’acquisto di un nuovo mezzo. I bandi i per residenti e le imprese saranno aperti fino al 30 giugno.
Continuano gli incentivi per privati e imprese per fare domanda per i contributi per la rottamazione delle auto più inquinanti (diesel fino a Euro 5) e l’acquisto di un veicolo a basso impatto ambientale (elettrico, ibrido o a gas): il bando, pubblicato a settembre scorso e chiuso a fine anno, è stato ora riaperto fino al 30 giugno 2023. Previsto un nuovo termine per la rendicontazione, il 31 ottobre 2023, del quale potranno beneficiare anche i richiedenti che hanno presentato già la domanda e che stanno ancora attendendo l’arrivo del mezzo acquistato. Finora sono stati oltre 100 i fiorentini che hanno fatto richiesta, ottenendo contributi che variano da 3000 a 7500 euro.
Il bando prevede due sezioni, una per residenti e una per imprese. Per i residenti c’è il criterio dell’Isee che fa variare i contributi in base alle possibilità economiche mentre nell’altra sezione è prevista la possibilità di fare domanda per chi ha un’impresa con sede non solo a Firenze ma anche nei comuni limitrofi. Inoltre, come novità rispetto al vecchio bando, c’è anche la possibilità per il richiedente di sapere prima dell’acquisto se ha diritto al contributo fornendo al Comune i dettagli del mezzo da rottamare e di quello da acquistare, così da poter programmare la spesa con più tranquillità.
“Abbiamo chiesto di apportare al bando alcuni cambiamenti – sottolinea l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio -: tempi più lunghi per la rendicontazione e un pre-ok al contributo per far decidere i cittadini con più tranquillità. Il Comune intanto sta portando avanti il piano contro lo smog di cui la sostituzione dei mezzi più inquinanti è una parte, abbiamo trovato 54 milioni per sostituire gli autobus più vecchi con mezzi elettrici e vogliamo accompagnare la transizione ecologica non ostacolando ma accompagnando i cittadini nelle scelte: con questo bando diamo infatti incentivi in base all’Isee e chi ha meno riceve di più”.
“Con il rinnovo del bando – dichiara l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – si conferma l’impegno dell’Amministrazione per agevolare il ricambio dei mezzi più inquinanti mettendo a disposizioni importanti risorse. Voglio ricordare che questi contributi non sono riservati soltanto ai fiorentini, residenti o soggetti giuridici, ma sono allargati anche ai mezzi delle imprese e degli artigiani dei comuni della cintura fiorentina. Per una città più vivibile e ridurre lo smog dobbiamo non solo diminuire i veicoli sulle strade con opere infrastrutturali come la tramvia, la bicipolitana e i parcheggi scambiatori, ma è necessario anche che i mezzi in circolazione siano meno inquinanti”.
I fondi totali ammontano a due milioni e mezzo di euro messi a disposizione dal Ministero della transizione ecologica ed erogati dal Comune in accordo con la Regione Toscana che potranno sommarsi a quelli statali e varranno fino a 7.500 euro per i residenti con un Isee fino 36mila euro; i contributi potranno arrivare invece fino a 10mila euro per veicoli di trasporto merci di aziende, partite Iva ed enti del terzo settore. L’80% delle risorse sarà dedicato ai cittadini, il 20% a aziende, partite Iva e ETS, ovvero due milioni per cittadine e cittadini residenti a Firenze e mezzo milione alle imprese che hanno sede operativa non solo in città ma anche nei Comuni dell’agglomerato (Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Scandicci, Sesto Fiorentino, Calenzano, Lastra a Signa, Signa).
I mezzi che possono essere acquistati con questi incentivi sono autovetture (6800 euro per un mezzo elettrico, 5mila per uno ibrido e 3400 per uno a gas) veicoli trasporto merci fino a 35 quintali (8500 euro per un mezzo elettrico, 6800 per uno ibrido e 5mila per uno a gas), veicoli trasporto merci fino a 75 quintali (10.000 euro per un mezzo elettrico, 8.500 per uno ibrido e 6.800 per uno a gas), tricicli e quadricicli destinati al trasporto cose e che hanno alimentazione elettrica (3.400 euro) o ibrida elettrica (2.500 euro), questi ultimi omologati almeno Euro 5.