Il governatore: “a San Gimignano avevamo già destinato 700mila euro del vecchio Piano operativo regionale per interventi di manutenzione, altri 1,2 milioni erano stati previsti per il progetto di restauro dei camminamenti, insieme ai 600mila del Comune. Adesso metteremo in campo altre risorse”.
“Si sta discutendo della formazione di un nuovo governo, non sarebbe male se al posto delle geometrie parlamentari si iniziasse a parlare di destinare almeno 15 miliardi, un punto di Pil, alla tutela del patrimonio culturale e alla lotta al rischio idrogeologico: consentirebbe di rilanciare seriamente gli investimenti pubblici, creando buoni posti lavoro, e di manifestare, concretamente, amore e rispetto per l’enorme patrimonio culturale e naturalistico di questo paese”. Lo ha detto il governatore toscano Enrico Rossi dopo il sopralluogo a San Gimignano dove ieri si è verificato il crollo di un tratto delle mura medievali. Rossi ha detto di essere “d’accordo con il sindaco di San Gimignano quando chiede un Piano annuale per interventi a tutela dei siti patrimonio mondiale Unesco in Italia, che solo in Toscana sono sette”. Rossi ha poi detto che per San Gimignano “è urgente agire e per questo abbiamo messo a disposizione del Comune anche la competenza dei tecnici del Genio civile regionale, ma occorrerà anche approfondire la natura di questi eventi, capire perché mura come queste, che sono state erette 8 secoli fa, siano entrate in sofferenza negli ultimi vent’anni. Ci vogliono molta attenzione, per gli effetti di infiltrazioni e percolamenti che ne minano la stabilità, e tanta cura”
“Oggi stesso firmerò la dichiarazione di stato di emergenza e metteremo a disposizione nuove risorse del bilancio regionale, oltre a quelle già impegnate, perché c’è da iniziare subito il lavoro per ritirare su le mura di San Gimignano, una delle città che fanno l’immagine della Toscana nel mondo” ha aggiunto Rossi.
Ricordando il crollo di parte delle mura avvenuto a Volterra (Pisa) 4 anni fa, Rossi ha detto che quella frana fu più grave e “abbiamo risistemato tutto in otto mesi: a San Gimignano ci comporteremo allo stesso modo. Allora mettemmo a disposizione poco più di 8 milioni, cui se ne aggiunse circa uno del governo, mi auguro che in questa occasione le cose possano andare diversamente, anche se temo che la mia sia una vana speranza. La Regione farà comunque tutto quanto in suo potere per affrontare questa emergenza”. Il governatore ha poi spiegato che per le mura di San Gimignano “avevamo già destinato 700mila euro del vecchio Piano operativo regionale per interventi di manutenzione, altri 1,2 milioni erano stati previsti per il progetto di restauro dei camminamenti, insieme ai 600mila del Comune. Adesso metteremo in campo altre risorse. Da contatti avuti stamani col ministero ho avuto assicurazione che le Soprintendenze verranno autorizzate a spendere subito 300mila euro”. Barni ha poi aggiunto che è stato “subito messo in piedi un tavolo di lavoro che vede impegnati” Mibact, Soprintendenza di Arezzo, Siena e Grosseto e Regione: “Servirà a far sì che l’intervento di messa in sicurezza sia immediato per poi, altrettanto velocemente, capire le ragioni e ripristinare il muro. Stamani eravamo tutti lì e ognuno dovrà fare la sua parte”.