Ven 15 Nov 2024
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ToscanaDirittiSabato di manifestazioni di protesta in centro storico

Sabato di manifestazioni di protesta in centro storico

Firenze, ben tre manifestazioni di protesta si sono svolte contemporaneamente sabato pomeriggio nel centro storico della città.

Iniziamo con il flash mob dei lavoratori dello spettacolo, che sono scesi in piazza sabato in tutte le maggiori città italiane per chiedere l’attenzione del Governo per il settore.
A Firenze erano alcune centinaia i lavoratori dello spettacolo che hanno inscenato un flash mob nella centralissima piazza della Repubblica, per accendere i riflettori sul settore della cultura, duramente colpito dall’emergenza Coronavirus.
L’iniziativa, in simultanea con le altre piazze italiane, tra cui quella di Livorno, Napoli e Torino, ha avuto come obiettivo quello di chiedere al Governo una convocazione e misure a sostegno del settore della cultura e degli spettacoli.
In piazza c’erano attori, musicisti, registi, tecnici e professionisti dello spettacolo, ognuno con mascherine, guanti e mantenendo la distanza di sicurezza.
Si sono susseguiti interventi dal palco poi i manifestanti hanno svolto cinque minuti di silenzio, ognuno con le braccia alzate tenendo in mano il proprio strumento di lavoro, come spartiti e copioni, seguito da un lungo applauso.
Tra gli striscioni e i cartelli esposti anche uno che recita ‘Stato di agitazione permanente, Non distanziare ma stanziare’.


Contemporaneamente Oltrarno partiva una marcia-corteo indetta dal “sindacalismo di base, delle realtà politiche, sociali e studentesche, dai comitati territoriali e dai collettivi” per “lottare e ripartire”.
Al corteo, secondo i numeri forniti dalla forze dell’ordine, avrebbero partecipato tra 500 e 600 persone. La manifestazione, che ha seguito un percorso con inizio e fine dal presidio sanitario Asl Santa Rosa in San Frediano arrivando fino a ponte Santa Trinita, si è svolta senza problemi. In una nota diffusa ieri dal Cpa Firenze Sud era scritto: “Scenderemo in strada per quello che sarà a tutti gli effetti il primo momento di piazza a livello cittadino da quando dobbiamo fare i conti con questa pandemia. Sono stati mesi segnati da lutti, sofferenze, difficoltà materiali e psicologiche, che si sarebbero potute evitare se solo chi ci governa avesse voluto”. Ma in questi mesi si sono sviluppati anche “lotta e solidarietà”, “unico vaccino contro il virus che ci distrugge la vita e pensiamo che questo non sia quello che in questi mesi viene dipinto come l’unico spauracchio della nostra vita. Piuttosto è il virus dello sfruttamento, della devastazione ambientale, della repressione, del razzismo e della guerra. Solo se cancelleremo queste malattie dalla Storia saremo al sicuro. Per questo saremo in piazza”.


Ed infine sempre sabato pomeriggio, un centinaio di persone hanno partecipato alla protesta delle ‘Mascherine Tricolori’, in piazza Santa Croce.
Per il quinto sabato consecutivo, in oltre 100 città italiane, il movimento è sceso in piazza, è stato spiegato, “per manifestare contro il Governo Conte, le restrizioni alla libertà giustificate con l’emergenza sanitaria e le misure insufficienti messe in campo per far fronte ad una crisi economica e sociale senza precedenti”.
Nel corso della protesta è stata anche annunciata una grande manifestazione nazionale che si terrà a Roma nel mese di giugno. Tra le richieste, si legge in una nota, “una sanatoria per tutte le multe elevate durante l’emergenza Coronavirus, lo stop alle tasse per tutto il 2020, soldi a fondo perduto e finanziamenti immediati che non passino per le banche, un piano di intervento senza precedenti per salvare il turismo, regole meno stringenti per quelle attività, come bar e ristoranti, che rischiano di chiudere prima ancora di riaprire. E soprattutto che questo Governo, incapace e schiavo di Bruxelles, vada a casa e che la parola torni al popolo”.

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