Lo ha detto l’assesosre alla sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi, “secondo me si può fare un buon lavoro anche senza mettere la vita della gente sotto controllo. Si può fare in modo mirato”
La app Immuni “a me non piace, dico la verità: secondo me possiamo benissimo fare il lavoro della prevenzione senza mettere sotto controllo la vita delle persone”. Lo ha detto Stefania Saccardi, assessore alla salute della Regione Toscana, intervenendo sull’emittente televisiva toscana Tele Iride. “A me – ha proseguito – l’idea che ci sia il ‘Grande Fratello’ che verifica con chi ho cenato stasera, o chi ho visto, piace pochissimo. E’ vero che il Governo ha detto che sono tutti contatti che verranno immediatamente cancellati, che non sarà mantenuto niente, però secondo me si può fare un buon lavoro anche senza mettere la vita della gente sotto controllo. Si può fare in modo mirato”. Saccardi ha spiegato che in Toscana, nel momento in cui viene identificato un caso positivo, il dipartimento di prevenzione entro sette giorni “verifica i contatti e può fare un lavoro di monitoraggio sui contatti. E nell’ordinanza che prevede il tracciamento territoriale e l’isolamento delle persone abbiamo scritto che, se la persona positiva non è disponibile ad andare in un albergo sanitario, verrà messa in quarantena tutta la famiglia”.