Salviamo Firenze, “A tutt’oggi il sindaco Nardella sta facendo ostruzionismo, difendendosi dalla partecipazione popolare e non dando alcuna risposta formale se non tramite dichiarazioni stampa”. Lo dichiara Massimo Torelli, tra i promotori del Referendum Salviamo Firenze, per opporsi al progetto ‘studentati’ tra le scelte urbanistiche del Comune. ll comitato referendario si è riunito in piazza dei Ciompi per incontrare la cittadinanza.
L’appuntamento di ieri, ricordano, avrebbe dovuto essere il lancio della raccolta delle 10mila firme per la presentazione del referendum, “iter che avrebbe dovuto concludersi il 20 aprile scorso ma si è concluso il 22 maggio per i gravi ritardi e ostruzionismi del Consiglio Comunale”. Il 30 maggio la giunta ha raccolto i quesiti in due delibere come auto-osservazioni al regolamento urbanistico.
“Andranno al voto in consiglio comunale, insieme a centinaia di altre osservazioni forse nel 2023, forse nel 2024. Un tempo infinito – sottolinea Torelli – con cui si cerca di bloccare un percorso referendario chiesto dalla città. La sola idea che un percorso di partecipazione di migliaia di persone incida su radicali cambiamenti di questa città o non è presa in considerazione o, evidentemente, fa paura”. “Dal 23 maggio scorso non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione formale aggiunge Alberto Mariani, un altro dei promotori – Ci stanno spingendo verso un’estenuante lotta legale, fatta di diffide e ricorsi per fiaccare le forze del comitato”.
“Al di là della diffida e di altre possibili azioni legali per fermare un vero e proprio sopruso, il conflitto sarà politico, trasparente – aggiunge il Comitato , perché solo attraverso la mobilitazione cittadina è possibile proteggere la città dall’enorme bolla immobiliare creata dagli investimenti speculativi dei gruppi internazionali e dalla rendita. Quanto potremo ancora restare a vivere in questa città?”. Dal 16 al 19 giugno il comitato pianifica 20 azioni con lo slogan “Nardella perché hai paura? Facci firmare”. Altro appuntamento il 21 giugno alle 18, presidio in via Mannelli dove una catena tedesca, “usando le norme che si vogliono abrogare con il referendum, sta aprendo un ostello di 121 camere”.
AUDIO: Massimo Torelli, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune e Roberto De Blasi – Movimento 5 Stelle