E’ quanto dicono in una nota alcuni genitori della scuola La Montagnola che avevano appeso lo striscione per l’arrivo di Matteo Salvini.
Gli striscioni e le bandiere della pace attaccati sulle terrazze dei palazzi che si affacciano sul piazza dei Tigli, a Firenze, dove il ministro dell’Interno stamani ha tenuto il comizio per il candidato a sindaco Ubaldo Bocci, sono rimasti ma quello che era stato appeso su una passerella, ‘No al razzismo!’, a qualche decina di metri dal palco è stato tolto dagli agenti della Digos prima dell’arrivo del ministro. E’ quanto dicono in una nota alcuni genitori della scuola La Montagnola e abitanti del quartiere ricordando che “l’Isolotto è da sempre un quartiere dove l’accoglienza e l’integrazione sono elementi imprescindibili”.
“Valori che si conciliano davvero male con le politiche di odio e razzismo, sostenute dal ministro Salvini”, aggiungono i firmatari spiegando di aver vissuto il comizio “come una spiacevole provocazione”, e sottolineando che “per organizzare la sua passerella il ministro ha dovuto organizzarsi ad orari da pensionato e blindare il quartiere la massiccia presenza di forze dell’ordine con relativi mezzi era sicuramente superiore al numero dei suoi sostenitori”.
“Ma ciò che ci lascia davvero perplessi è la rimozione di uno striscione di dissenso che non contenevano offese ma rimandavano a principi fondamentali e pure costituzionalmente garantiti”, conclude la nota.