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Salvini a sorpresa a Firenze e la sua ‘bulimia’ da dichiarazione

Salvini

Immagine di archivio

Visita a sorpresa del ministro dell’Interno Matteo Salvini in prefettura a Firenze. Il leader della Lega – che ieri sera ha tenuto un comizio a Prato a sostegno del candidato a sindaco del centrodestra Daniele Spada in vista del ballottaggio di domenica – è andato stamani a palazzo Medici Riccardi, dove ha sede la prefettura. La visita non era stata preannunciata pubblicamente. Oggi erano riuniti tutti prefetti della Toscana per la conferenza regionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. E il leader leghista non si è lasciato sfuggire l’occasione per dichiarazioni a margine su magistrati, zone rosse, Tav e Fiorentina.

Due sono le cose certe: Salvini non molla l’osso e quando una polemica monta ci si butta a capo fitto ai microfoni e sui social e l’altra più che una certezza era una speranza vana. Chi infatti credeva col comizio di ieri a Prato di vederlo tornare a Roma o di lasciare comunque la Toscana per altri palchi preballottaggio se l’è ritrovato ancora qui oggi a rinfocolare le polemiche delle ultime ore.

“Sono a Firenze per dare il mio totale sostegno alle forze dell’ordine, prefetti e questori di tutta la Toscana, per il gran lavoro che stanno facendo” ha affermato a margine del Comitato in prefettura, al quale si è presentato a sorpresa forse anche per fare dimenticare il prima possibile lo scivolone mediatico di ieri che ha rischiato di compromettere ben due inchieste a Prato e Monza, annunciando televisivamente arresti che ancora dovevano essere compiuti. E sull’impegno del Ministero da tempo inevaso sull’invio di forze dell’ordine, altro annuncio: “Parte un nuovo concorso in questi giorni. Ne arriveranno alcune centinaia”.

Altra pezza: l’impegno per ridefinre l’ordinanza prefettizia sulle zone rosse a Firenze bocciata dal Tar della Toscana. “Torneremo  a lavorare per garantire ai cittadini  che lo spaccio di droga sia combattuto via per via. Poi la zona può essere rossa, verde, gialla o blu, a me interessa poco”.

“Sono sconcertato – ha concluso – dal fatto che qualcuno impugni una iniziativa che allontana gli spacciatori da alcuni quartieri della città”. Ribadendo così quell’illegittimo  automatismo tra una pregressa denuncia e la futura pericolosità in una determinata area.

Non si è fatto mancare un nuovo attacco alla magistratura:  “Se qualcuno, indossando la toga, sull’immigrazione ritiene che in Italia ci sia spazio per tutto e per tutti, è chiaro che sarebbe opportuno non ci fossero sentenze sul tema immigrazione da parte di queste persone”.

Alla vigilia del secondo turno anche un impegno post ballottaggi sullo sblocco del cantiere Tav di Firenze:  “Conto che col voto di domenica scorsa i ”sì” prevalgano in tutta Italia.  c’è bisogno di porti, aeroporti, strade, tunnel, ponti, ferrovie: penso che gli italiani e anche i toscani si siano espressi chiaramente”.

Un Salvini pronto al solito a dichiarare su tutto e tutti pur di non fare mancare il suo cappello ad ogni evento politico, sociale o di cronaca, fino alla Fiorentina con la quale adesso da milanista è accumunato dalla proprietà made in Usa:

“Auguro ai tifosi viola maggiori fortune rispetto a quelle dell’ultimo periodo”.

Non è detto poi che non ci sia sfuggita qualche altra esternazione, ma se come il leader leghista spesso ribadisce: “piedi piantati a terra e andiamo avanti”. Ecco ci sembra che di parole ne siano già state dette abbastanza.

 

Chiara Brilli

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