L’offerta dei servizi sanitari nella regione Toscana si amplia: arriva lo psicologo di base nell’ottica di una presa in carico globale della persona e della sua salute, compresi appunto gli aspetti psicologici.
Questo è quanto previsto dalla proposta di legge approvata senza voti contrari bei giorni scorsi 15 dal Consiglio regionale della Toscana. Come riportato, la norma definisce l’istituzione del servizio di psicologia di base all’interno di ciascuna azienda sanitaria locale al fine di sostenere e integrare l’azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nell’intercettare e rispondere ai bisogni assistenziali di base dei cittadini toscani.
“La legge che abbiamo approvato oggi – spiega il consigliere regionale Andrea Vannucci – si basa su un concetto forte: il benessere psicologico è un diritto e deve essere alla portata di tutti. È necessario che il sistema sanitario si faccia carico dei crescenti bisogni di salute nell’ambito della salute mentale che con la pandemia hanno registrato picchi vertiginosi. Lo psicologo di base, il quale avrà un rapporto fiduciario con i propri pazienti, sarà fondamentale per riuscire a dare una prima risposta a questi due bisogni dei nostri cittadini. Abbiamo visto, in altri ambiti, quanto sia indispensabile la diagnosi precoce per limitare le ospedalizzazioni e gli accessi impropri al sistema di cure ma anche una presa in carico del paziente nel suo complesso e nei tempi utili per scongiurare eventuali aggravi. Per questo in questi mesi, dalla presentazione della proposta di legge fino alla sua approvazione abbiamo lavorato a fianco dell’Ordine degli Psicologi e di tutti gli attori in campo, a partire dall’Ordine dei medici e gli uffici del Consiglio e della Giunta, per trovare soluzioni in grado di garantire un’efficace e tempestiva risposta al bisogno sempre più emergente di benessere psicologico”.
“Sono felice che su questo progetto di legge ci sia stata una proficua collaborazione tra maggioranza e minoranze – sottolinea Vannucci –. La pandemia infatti ha portato alla luce un evidente stato di necessità soprattutto nelle giovani generazioni che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico. Basti pensare che inviare i pazienti da uno psicologo entro un anno dall’insorgere del disturbo, permetterebbe un intervento efficace che potrebbe evitare di portare alla prescrizione di psicofarmaci”.
“L’obiettivo di questa legge – spiega il presidente della commissione sanità Enrico Sostegni – è quello di fornire ai cittadini toscani un servizio rilevante in più, un servizio che vorremmo diventasse strutturale e integrato in tutta l’organizzazione sanitaria regionale. Nel lavoro fatto in commissione è stato riaffermato il raccordo tra lo psicologo di base e i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta e sono stati rafforzati il monitoraggio e la fase valutativa, prevedendo una relazione dopo due anni su cui si dovrà esprimere anche la stessa commissione”.
“Gli aspetti psicologici – concludono i consiglieri Pd – fanno parte appieno della nostra salute globale, averne cura, vuol dire avere cura della persona, dei nostri cittadini e con questa legge cerchiamo di rispondere a questo bisogno per troppo tempo rimasto marginale”.
L’atto prevede inoltre che entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della suddetta legge la Giunta regionale definisca con una propria delibera quali siano le specifiche competenze e i titoli richiesti dello psicologo di base; qual è il fabbisogno ottimale di erogazione delle prestazioni da parte degli psicologi di base per ciascuna zona distretto; e infine quali siano le eventuali modalità di compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei pazienti. Per l’attuazione della legge, la Regione prevede nuovi oneri pari a 350mila euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.