Lo ha affermato Stefania Saccardi, assessore regionale alla Salute, che oggi ha partecipato alla seduta straordinaria del Consiglio dei cittadini per la salute a Firenze.
Per le liste d’attesa della sanità in Toscana “c’è un miglioramento importante della situazione dall’inizio dell’anno: prima riuscivamo a rispondere nei tempi al 65% delle richieste, ora siamo intorno al 92-94%”. Lo ha affermato Stefania Saccardi, assessore regionale alla Salute, che oggi ha partecipato alla seduta straordinaria del Consiglio dei cittadini per la salute a Firenze. Per Saccardi tuttavia c’è ancora da migliorare, perché “rispetto a zone nelle quali si risponde al 100% ci sono zona ancora nelle quali si risponde al 60%” delle prescrizioni nei tempi previsti dal codice di priorità: l’urgenza entro 72 ore, il breve entro 10 giorni, il differibile entro 30 giorni. Il miglioramento, per l’assessore, “è dovuto a un cambio di organizzazione, ma anche al fatto che abbiamo messo in campo risorse importanti per acquistare attività aggiuntiva da parte dei professionisti, medici, infermieri, tecnici di radiologie, e in generale tutti i professionisti. C’è stata una grande disponibilità dei medici e di tutti i professionisti a dare una mano al sistema: questo ci ha consentito di aumentare l’offerta e quindi di diminuire i tempi d’attesa”.
Saccardi ha ricordato che “da un po’ di tempo abbiamo messo insieme percorsi che possono aiutare. Abbiamo cominciato col mettere fuori i percorsi oncologici dal sistema del Cup, con gli Aiuto Point, poi abbiamo distinto i percorsi in base alle necessità, abbiamo separato le prime visite dai controlli successivi”. La situazione, secondo l’assessore, “è a macchia di leopardo, ci sono zone in cui il miglioramento è stato maggiore, altre che fanno più fatica. Ogni area ha la propria ricetta: fast track, diversificazione delle agende…. Ma entro fine legislatura vogliamo che il miglioramento riguardi tutti. Anche con la collaborazione del privato accreditato e del privato sociale: non va considerato come la controparte, ma come un partner, al’interno del sistema pubblico”.
In merito al lavoro del Consiglio dei cittadini per la salute, l’assessore ha “ringraziato quanti hanno dato il via a questo percorso di partecipazione, estremamente positivo. Più si riesce a condividere e a capire, più siamo capaci di andare incontro ai bisogni dei cittadini. In questo, voi potete essere il nastro di trasmissione”. Saccardi ha annunciato che l’assessorato sta preparando due brochure, su liste di attesa e sui percorsi della non autosufficienza, che verranno diffuse, oltre che attraverso i canali abituali, anche con i quotidiani.
“Tante cose non sono conosciute – ha detto – E’ necessaria una maggior conoscenza di come funzionano i meccanismi della sanità.
Le cose pubbliche, si ha la tendenza a pensare che non siano di nessuno, invece sono di tutti. E allora è necessario capire che, se per esempio non si disdice in tempo una visita, si fa un danno alla comunità: un uso inappropriato delle risorse sanitarie equivale a una sottrazione di quella risorsa”.