Firenze, nei prossimi lavori della giunta regionale che riguarderanno la Sanità Toscana, ci saranno le linee guida da dare medici di base e professionisti per delle prescrizioni adeguate, considerando anche il fenomeno della ‘medicina difensiva’.
L’assessore alla Sanità Toscana, Simone Bezzini ha affermato che “nelle prossime settimane porteremo in giunta una delibera che punta a dare delle linee di indirizzo ai professionisti, medici di base, pediatri, specialisti, per una gestione più appropriata delle prescrizioni”. Secondo l’assessore “nei dati che ho visto che riguardano il mese di gennaio, di febbraio, noi vediamo un sistema che dà più prestazioni ai cittadini, ma vediamo una crescita della domanda”.
Bezzini ha parlato ai cronisti in occasione della presentazione di nuove misure per la sanità regionale dicendo che che “in tutti gli ambiti vediamo un aumento della richiesta di prestazioni che stiamo indagando, che può essere dovuto a più fattori. Intanto c’è un arretrato post-pandemico che ancora si sente, quindi c’è ancora uno strascico di migliaia di prestazioni arretrate o rinviate durante la pandemia che comunque un po’ continua a farsi sentire”.
“C’è un tema: abbiamo – ha poi osservato Bezzini – una popolazione che tende a vivere di più, anche grazie alla qualità dei sistemi sanitari, ma popolazioni più anziane esprimono maggior bisogno di prestazioni”, “poi c’è il fenomeno della cosiddetta medicina difensiva, dove spesso i medici in virtù dei rischi che corrono rispetto al tema delle responsabilità, magari tendono a prescrivere in modo un po’ più accentuato rispetto a quelli che sarebbero i canoni dell’appropriatezza, e quindi stiamo un po’ indagando questi fenomeni perché ci rendiamo conto che altrimenti diventa una rincorsa rispetto alla quale non si riesce mai a raggiungere la meta”.
Inoltre, tra le misure del pacchetto delle delibere approvate dalla giunta della Regione Toscana vi è anche l’attivazione della centrale unica per avere dei consulti telefonici in situazioni non urgenti al numero 116117.
In Toscana sarà attivato un numero di telefono per le richieste di assistenza prestazioni o consigli sanitari non urgenti. Questa misura fa parte delle quattro delibere approvate dalla giunta della Regione Toscana per la sanità regionale. Sarà quindi attivata una centrale unica per tutta la Regione, a cui sarà possibile rivolgersi chiamando il numero europeo armonizzato 116117. Il numero telefonico è già operativo per la continuità assistenziale in Lombardia, Piemonte e provincia di Trento.
“Confido che nel giro di 5-7 mesi si possa arrivare ad attivare questo nuovo servizio in Toscana”, ha affermato Simone Bezzini, assessore regionale alla sanità, presentando il progetto, e spiegando che il cittadino “a seconda del bisogno espresso, non di natura emergenziale, perché ricordo che per le emergenze il canale di riferimento resta il numero 112 Nue, sarà dirottato verso le articolazioni del sistema sanitario in grado di rispondere a quel bisogno”.
Lo sviluppo del progetto è stato assegnato all’Asl Toscana Centro, che già gestisce la centrale regionale del 112. Per la fase di avvio l’Asl Toscana Centro riceverà 4,270 milioni di euro. Come spiegato, il cittadino potrà rivolgersi al 11617 per richiedere assistenza e prestazioni non urgenti, ma anche come supporto per chi è affetto da patologie croniche o per i soggetti fragili a domicilio, magari attraverso teleconsulto. Disponibile anche un servizio di interpreti per gli utenti stranieri. I medici di continuità assistenziali, una volta valutati i bisogni del cittadino potranno effettuare una consulenza da remoto oppure inviare un medico a casa, ma anche prestare assistenza in ambulatorio.