UnâindennitĂ da quantificare, tra i 7 e i 10 milioni di euro totali, una politica di assunzioni, e la riorganizzazione delle piante organiche in vista degli investimenti del Pnrr: sono i tre principali punti dellâaccordo raggiunto ieri sera tra la Regione Toscana e le organizzazioni sindacali della sanitĂ .
Unâintesa sulle âproblematiche piĂš urgenti che investono il personale della sanitĂ toscana, a partire da quella delle dotazioni organiche e delle assunzioni necessarie a garantire i serviziâ che âpone fine allo stato di agitazione del personale del servizio sanitario regionaleâ. Eâ quanto raggiunto dalla Regione Toscana con le segreterie regionali di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl.
Lo fanno sapere gli stessi sindacati. Lâintesa, spiegano in una nota, prevede di avviare un percorso di verifica dei fabbisogni di personale basato sulle âeffettive esigenze dei servizi ospedalieri e territoriali: questo consentirĂ di giungere alla definizione dei programmi di assunzione aziendali coerenti con il rispetto dei livelli essenziali di assistenza, con lâesigenza di garantire il turnover, con le previsioni del Pnrr, con le numerose problematiche organizzative esistenti, con lâandamento della fase emergenzialeâ.
Lâaccordo, quindi, supera definitivamente, âla situazione di blocco degli organici della sanitĂ in essere dalla scorsa estateâ. I sindacati evidenziano anche âla definitiva introduzione di procedure di mobilitĂ interaziendale gestite in ambito regionale da Estarâ e il ârecupero delle somme pregresse nel corso del 2022â. Infine, spiegano i sindacati, âle parti firmatarie hanno formalizzato un posizionamento comune verso i livelli nazionali finalizzato a richiedere lâeffettiva copertura dei costi eccezionali dovuti allâemergenza Covid, riconosciuti dallo Stato fino ad oggi in modo estremamente parziale e tale da determinare le difficoltĂ finanziarie nelle quali versa attualmente il fondo sanitario della Regione Toscanaâ.
âĂ stato un incontro molto produttivo â ha spiegato Giani â anche se allâinizio teso perchĂŠ non dimentichiamo che i sindacati confederali della sanitĂ aprirono uno stato di agitazione. Dopo ieri sera ormai abbiamo tutte le condizioni per poter dire che lâaccordo è chiuso anche se i sindacati ora devono operare una forma di consultazione nei luoghi di lavoroâ.
Lâintesa, ha spiegato Giani, prevede âtre punti qualificanti: il riconoscimento di unâindennitĂ che è quantificare dai 7 ai 10 milioni per una serie di elementi contrattuali che abbiamo riconosciuto; il secondo elemento è una politica di assunzioni graduata e concertata per poter riammettere un turnover allâinterno delle aziende sanitarieâ. Sulle assunzioni, Giani, ha precisato che le faremo âcon grande attenzione, per avere sempre lâarmonia con le esigenze del bilancio che è sotto osservazione, ma avremo una politica di reinserimento e adeguamento del personale alle esigenzeâ. In terzo luogo, sono state concordate âuna serie di verifiche per quello che riguarda le piante organiche, la capacitĂ di lavoro, alla luce dello sviluppo che avremo con il Pnrr sulle case di comunitĂ , gli ospedali di comunitĂ e i centri operativi territoriali. Un accordo di cui mi ritengo soddisfatto soprattutto per il bisogno di serenitĂ e di avere un buon rapporto per affrontare la sfida del Covidâ.