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🎧 Un hub socio-culturale internazionale, ecco come diventerà il complesso di Santa Maria Novella

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🎧 Un hub socio-culturale internazionale, ecco come diventerà il complesso di Santa Maria Novella
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37 milioni di euro per oltre 30 mila mq. Così rinascerà il complesso monumentale di Santa Maria Novella, un hub socio-culturale che ambisce a diventare uno dei più grandi e importanti in Europa. I lavori, che vedranno la fine nel 2025, prevedono la realizzazione di numerosi punti di interesse storico artistici, luoghi di aggregazione e accoglienza oltre a una social housing con 55 appartamenti per le persone con basso reddito.

I lavori sono partiti nel 2020 con l’ultimazione della facciata su Via della Scala, ma è nel 2023, e precisamente il 21 dicembre, che il complesso monumentale di Santa Maria Novella vedrà completarsi una parte importante del percorso di riqualificazione che lo porterà, nel 2025, a definirsi centro polivalente di livello internazionale. “Il più grande hub socio-culturale di Firenze tra i più importanti d’Europa con un grosso investimento pubblico”, così il sindaco Nardella alla presentazione dell’avanzamento dei lavori insieme al presidente della Regione Eugenio Giani, alle assessore alla casa Benedetta Albanese e ai lavori pubblici e università Titta Meucci, oltre agli altri partner del progetto. Un investimento da 37 milioni di euro, che se sommati ai 10 milioni circa che l’Officina Profumo Farmaceutica di SMN è pronta a investire per il proprio museo, diventano quasi cinquanta per circa 30 mila mq di superficie. I prossimi step saranno la fine del cantiere del Mundi entro la fine dell’anno – il Museo Nazionale dell’Italiano che avrà uno sviluppo definitivo di 2000 metri quadrati e un impegno finanziario di 5 milioni e mezzo di euro – poi a gennaio saranno presentati i nuovi depositi visitabili che conterranno tutte le opere di proprietà del Comune. Tra febbraio e marzo inizieranno invece i lavori per il social housing, 55 appartamenti a canone calmierato dedicati a studenti e famiglie che rientrano nella cd. fascia grigia, ossia in un range intermedio economico, “una felice combinazione di residenza con attività culturali dedicati anche alle imprese e ai cittadini”, ha aggiunto Nardella. Al quarto piano, vista Firenze, 600 mq verranno riservati alla foresteria comunale, per ospiti istituzionali. Seguiranno, sempre nel 2024, la costruzione della caffetteria, della biblioteca del quartiere e tutta la parte di accoglienza e informazioni turistiche. Entro 2025 saranno ultimati l progetto di Galileo Lab e il museo e archivio Alinari. Tra gli altri interventi in corso, da completarsi nel 2024, l’arrivo della fototeca comunale e dell’archivio del vecchio museo ‘Firenze com’era’, che sarà trasferito dalla biblioteca delle Oblate e che con il progetto dei depositi museali visitabili, che raccoglieranno e renderanno fruibili tutte le opere di proprietà civica in arrivo dai vari depositi cittadini, impegna circa quattro milioni di euro. Ci sarà poi la nuova sala di accoglienza turistico-museale che ospiterà il nuovo infopoint di piazza Stazione e garantirà razionalità nella distribuzione delle varie attività. Per le ulteriori funzioni culturali previste nel masterplan, dalla Biblioteca Civica, la nuova piazza pubblica interna dedicata al Mediterraneo fino all’accoglienza istituzionale, è stata inserita una specifica previsione nel Pon Metro Plus per 6 milioni di euro mentre al social housing sono dedicati due tranche delle monetizzazioni urbanistiche delle trasformazioni in corso in città per circa 1,7 milioni di euro che consentiranno l’avvio dei primi interventi a partire dal febbraio-marzo 2024. Eugenio Giani: “Con questo progetto si riporta Santa Maria Novella alla sua originale destinazione pubblica, un centro di identità fiorentina. E’ stato il primo complesso religioso della città nel 1200, e la sua caratteristica è stata sempre quella di arrivare prima, anche per la facciata, il cui gotico fiorentino risale al 1270. Tutti i cimeli di questo grande passato, compreso quello risorgimentale, saranno finalmente riarmonizzati”.

 

 

 

 

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