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Sant’Anna di Stazzema: 92, tra sopravvissuti ed eredi delle vittime eccidio nazista chiedono 112 milioni a Germania

Enio Mancini, presidente dell’associazione Martini di S.Anna: “La scadenza già passata del termine per chiedere i risarcimenti è ingiusta, temo che in Italia tanti sopravvissuti alle stragi naziste e fasciste non ne fossero a conoscenza. Inoltre con un fondo di appena 55 milioni si rischia che i ristori siano cifre irrisorie”

118 milioni di euro. e’ la cifra chiesta da 92 tra sopravvissuti ed eredi delle vittime dell’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema (Lucca), che  hanno deciso di agire in giudizio contro la Germania per il risarcimento dei danni morali in una causa finalizzata ad accedere al fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità compiuti in danno di cittadini italiani dalle forze del Terzo Reich, istituto con il dl 36/2022.

Lo riporta oggi La Nazione ricordando che il 27 ottobre è scaduto il termine, fissato dallo decreto, entro cui si potevano ricorrere contro la Germania per poter poi accedere al fondo, che ammonta a 55 milioni. In Toscana altre azioni sono state promosse da superstiti ed eredi di vittime di stragi messe in atto dalla furia nazista, e anche da enti locali

. Ad esempio, il pool di legali che ha seguito il caso di S.Anna ha presentato le richieste di risarcimento di 98 sopravvissuti e eredi della strage di Cavriglia in provincia di Arezzo, pari a 48 milioni di euro. Azioni sono state promosse anche, riporta sempre La Nazione, per gli eccidi compiuti a Fivizzano (Massa Carrara) – in 70 chiedono il risarcimento – e per quello del padule di Fucecchio, tra le province di Firenze e Pistoia.

Ammonta poi a 109 milioni di euro di danni la richiesta alla Germania per l’eccidio compiuto a Civitella Val di Chiana (Arezzo) il 29 giugno 1944 dalla divisione nazista ‘Hermann Goering’. A promuoverla 170 eredi di 81 delle oltre 200 vittime.

Intanto chiede che la legge sul fondo sia modificata Enio Mancini, presidente dell’associazione Martini di S.Anna: “La scadenza già passata del termine per chiedere i risarcimenti è ingiusta, temo che in Italia tanti sopravvissuti alle stragi naziste e fasciste non ne fossero a conoscenza. Inoltre con un fondo di appena 55 milioni si rischia che i ristori siano cifre irrisorie, perché gli aventi diritto sono tantissimi. E poi è assurdo che la Repubblica chieda l’avvio di una causa legale, quando sarebbe stato meglio istituire una commissione ad hoc. Con tre gradi di giudizio il processo sarà lunghissimo, i ricorrenti affronteranno spese legali, e tutto questo è un’offesa ai superstiti”.

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