Sant’Anna di Stazzema, la località in provincia di Lucca tristemente nota per il massacro perpetrato dalle forze naziste durante la seconda guerra mondiale, si candida al marchio di ‘sito di interesse europeo’.
Per riuscire in questo intento Sant’Anna di Stazzema ha partecipato al bando del ministro della Cultura per ottenere il Marchio del patrimonio europeo nell’ambito della selezione 2023. Lo riferisce una nota in cui si spiega che il marchio del patrimonio europeo è un’azione speciale di Europa creativa, programma quadro della Commissione europea per la cultura e per il settore audiovisivo e consiste nell’assegnazione di un riconoscimento a quei siti del patrimonio culturale europeo, che abbiano un particolare valore simbolico e rivestano un ruolo importante nella storia e nella cultura d’Europa o nella costruzione dell’Unione europea. Possono partecipare i siti che dimostrino il valore simbolico europeo del sito proposto, in termini di carattere transfrontaliero o paneuropeo dello stesso, di collocazione e ruolo nella storia e nell’integrazione europee e legame con eventi, personalità o movimenti chiave europei oppure, infine, di collocazione e ruolo nello sviluppo e nella promozione dei valori comuni che sono alla base dell’integrazione europea.
L’ultimo sito italiano a ricevere il marchio del patrimonio europeo, nell’ambito della selezione 2021, è stato il comune di Ventotene lo scorso aprile 2022, che si è andato ad aggiungere agli altri tre luoghi della cultura in Italia già insigniti del riconoscimento: il Museo Casa De Gasperi – Marchio nella selezione 2014, Forte Cadine – Marchio nella selezione 2017 e l’Area archeologica di Ostia antica – Marchio nella selezione 2019.
“In luoghi come Sant’Anna di Stazzema“, commenta il presidente del Parco Nazionale della pace, sindaco di Stazzema Maurizio Verona, “nasce la nostra Costituzione, come luogo di sofferenza e di dolore, ma non solo: nel Dopoguerra sulle ceneri dei paesi distrutti nacque un’idea diversa di convivenza tra i popoli che era già in incubazione prima che le armi tacessero. La nascita delle istituzioni europee è il più grande esperimento di convivenza pacifica e collaborazione tra i popoli che trova in questi luoghi di sofferenza le sue radici”. Dalla collaborazione con Casa Europa, prosegue, “nasce l’idea di candidare Sant’Anna come luogo con il Marchio Europeo. Oggi le armi tornano a tuonare in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale e dopo la tragedia della ex Jugoslavia”.