Cittadini e istituzioni hanno partecipato numerosi all’appuntamento organizzato da Regione Toscana sul futuro dell’ex complesso monastico di Sant’Apollonia a Firenze, tra via San Gallo, via Santa Reparata e via XXVII Aprile.
La Regione, che da alcuni mesi ha acquisito la piena titolaritĂ del complesso, ha deciso di avviare un percorso partecipativo prima di affidare l’appalto per la progettazione e la fattibilitĂ dei lavori di restauro di Sant’Apollonia.
“Noi crediamo molto in questa condivisione e soprattutto discussione di obiettivi – spiega il vicepresidente di Regione Toscana, Monica Barni – Essere arrivati a questo punto è un passo importante perchè abbiamo dato l’avvio a un percorso che porterĂ a ripensare questo luogo; naturalmente sempre come luogo di aggergazione giovanile, di studio e di attivitĂ culturali”.
Il percorso è iniziato con una visita guidata attraverso il complesso che, oltre essere luogo di aggregazione, ospita, tra gli altri, la mensa universitaria e anche alcuni uffici di Fondazione Sistema Toscana e di Toscana Spettacolo. Successivamente si è svolta una tavola rotonda a cui hanno partecipato la vicepresidente della regione Monica Barni e l’assessore alla partecipazione Vittorio Bugli.
“Ci sembra un buon modo per ripensare e confrontarci su un immobile storico – afferma Vittorio Bugli – ma che può essere anche un immobile del ‘futuro’. All’interno si svolgono giĂ tante funzioni ed è giusto sviluppare una sua collocazione nel centro di Firenze che sia ottimale per tutti”.
La Toscana è stata la prima regione nel 2007 ad approvare una legge per il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni delle istituzioni, poi rinnovata nel 2013.