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Santo Spirito: Università Pennsylvania e Comunità Agostiniana presentano progetto alternativo per ex distretto militare

Santo Spirito sagrato

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L’ex caserma è stata per decenni la sede del Distretto Militare nei locali dell’ex complesso monumentale del Convento di Santo Spirito. Il 25 maggio il progetto verrà illustrato alla città in un’iniziativa pubblica

Un progetto diverso da quello di rsa – non accessibile al pubblico – attualmente previsto dopo la dismissione del Distretto militare: i frati agostiniani della Basilica di Santo Spirito a Firenze sono pronti a un piano di rilancio degli spazi storici dell’adiacente ex caserma Ferrucci insieme all’Università agostiniana di Villanova, in Pennsylvania (Usa).

Gli agostiniani ipotizzano di farvi  un centro educativo, con aule, biblioteche, laboratori per le arti e servizi utili ai residenti del quartiere di Santo Spirito e della città di Firenze

L’ex caserma è stata per decenni la sede del Distretto Militare nei locali dell’ex complesso monumentale del Convento di Santo Spirito. Il 25 maggio il progetto verrà illustrato alla città in un’iniziativa pubblica.

“La Basilica di Santo Spirito, tramite la provincia toscana dell’Ordine degli Agostiniani – si legge in una nota – intende proporre alle autorità preposte dello Stato italiano di consentirle la conduzione in concessione della ex Caserma Ferrucci, in via di dismissione da parte dell’amministrazione militare, per restituire l’intero Monastero di Santo Spirito all’uso agostiniano”. L’idea, si spiega, è di “destinare il complesso alla frequentazione da parte degli studenti, aprendolo peraltro anche e soprattutto alla fruizione da parte di tutta la cittadinanza attraverso uno sforzo di collaborazione gestito dalla Comunità agostiniana con finanziamenti, supporto e coinvolgimento dell’Università di Villanova”, che avrebbe una sua sede a Firenze. Gli agostiniani spiegano inoltre che l’utilizzo proposto è “pienamente compatibile con lo strumento urbanistico generale del Comune di Firenze e con la relativa scheda del Piano operativo comunale”.

I locali, con questo progetto, secondo i monaci di Santo Spirito, verrebbero ristrutturati per il loro recupero funzionale, mantenendo inalterato il loro stato conservativo monumentale e mantenendo l’intervento entro i limiti del risanamento conservativo, in stretta collaborazione con la soprintendenza per l’Archeologia, belle arti e paesaggio di Firenze.

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