Firenze, con lo smontaggio del ponteggio sulla facciata, sul lato di via Guelfa, sono stati conclusi a Firenze i lavori nell’ex monastero di Sant’Orsola, condotti della Città metropolitana di Firenze con risorse proprie per circa 4 milioni di euro.
Due anni fa, ricorda una nota, furono terminate le coperture di Sant’Orsola, in questi giorni le facciate. Dopo la fine del restauro del tetto sono stati fatti alcuni lavori all’interno della struttura con il recupero, per quanto possibile, delle decorazioni. In più sono state riportate alla luce le colonne quattrocentesche.
Non è stato un lavoro semplice visti i problemi dovuti ai precedenti interventi non rimovibili ed irreversibili. Quindi, sono stati ricomposti i prospetti con il ridisegno delle aperture ed è stato ricollocato il vecchio basamento in pietra ritrovato all’interno della struttura.
Il testimone adesso passa ai francesi di Artea, gruppo immobiliare di Parigi, a cui tocca il completamento dei lavori di riqualificazione all’interno del complesso. L’investimento di Artea, che gestirà la struttura per almeno i prossimi 50 anni, sarà di oltre 30 milioni di euro.
Resterà alla Metrocittà la proprietà dell’ex monastero, già sede della Manifattura Tabacchi ed ex campo profughi durante l’esodo dal confine orientale giuliano dalmata.
“Sono orgoglioso del lavoro della Città metropolitana per restituire a Firenze una sua parte che è rimasta in ombra per troppi anni – sottolinea il sindaco Dario Nardella -. Non ci siamo mai rassegnati davanti alle difficoltà che pure non sono mancate sotto tanti profili, ma abbiamo vinto la rassegnazione, accolto le sollecitazioni utili nell’ambito di percorsi di ascolto e partecipazione, puntato alla riqualificazione dell’intera area, trovato un partner per la riqualificazione dell’ex convento. Dunque, avanti con determinazione”.