Un numero verde per segnalare le situazioni di sfruttamento. E’ quello diramato nell’ambito del progetto Satis e presentato questa mattina in Regione. I numeri del 2022 parlano chiaro: sono 203 le situazioni di sfruttamento gestite, con 567 chiamate ricevute all’800-600-500.
Satis, promosso dal Comune di Viareggio in collaborazione con la Zona Distretto Versilia e in sinergia con la Regione Toscana, e cofinanziato dal Dipartimento pari opportunitร della Presidenza del Consiglio dei ministri e da molti enti locali, si occupa di contrastare i fenomeni di sfruttamento lavorativo, prostituzione e di opporsi alle attivitร illegali forzate come lo spaccio o i furti per conto terzi, la tratta delle persone.
In 63 casi, come reso noto in una conferenza stampa in Regione a Firenze, con il progetto Satis si รจ intervenuti per sfruttamento di tipo lavorativo, in 133 รจ stato chiesto aiuto per sfruttamento sessuale su strada, 5 persone erano vittima di sfruttamento sessuale in appartamento e 2 di matrimoni forzati. In dettaglio coinvolte 135 donne, 61 uomini e 7 trans. Per quanto riguarda i territori a Firenze nel 2022 ci sono state 51 vittime di sfruttamento. Segue Prato con 33 casi e Pisa con 24.
“I casi di tratta e di sfruttamento sono lesivi di ogni principio di dignitร umana – ha dichiarato l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli -. Per questo รจ importante un progetto come questo che interviene laddove i diritti fondamentali di ogni essere umano vengono calpestati”.
“I dati sulle attivitร del progetto Satis – ha osservato l’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini – ci confermano che per contrastare i fenomeni di tratta e sfruttamento occorre, accanto alla dimensione repressiva, la costruzione di un sistema di protezione verso chi รจ vittima”. “Il numero verde nasce nel 2011 in Toscana ed รจ collegato da sempre al sistema nazionale antitratta – ha ricordato Serena Mordini, della segreteria tecnica del coordinamento Satis Toscana -. E’ un centralino h24 a disposizione dell’utenza, delle forze dell’ordine, e delle associazioni”.