Si è barricato in casa sequestrando la figlia di 8 anni e rifiutando di consegnarla alla madre, come invece era stato stabilito di recente dal giudice.
Per questo un 45enne di Scandicci (Firenze) è stato arrestato dai carabinieri la notte scorsa per sequestro di persona, e denunciato per sottrazione di minore. Dopo aver acconsentito a far uscire di casa la bambina, si è nuovamente chiuso in casa, dove si trovava anche l’anziana madre, costringendo i militari a fare irruzione dopo aver sfondato una finestra con l’aiuto dei vigili del fuoco.
Secondo quanto ricostruito, ieri mattina il 45enne, che avrebbe dovuto portare la bimba a scuola, l’ha tenuta a casa, informando l’istituto che era malata. La madre, ignara di tutto, è andata a prendere la figlia al termine delle lezioni e non l’ha trovata. Immaginando cosa fosse accaduto, si è recata a casa dell’ex marito, che si è rifiutato di aprire, così ha avvisato le forze dell’ordine. Grazie all’opera di negoziazione dei militari, dopo ore, l’uomo ha acconsentito a far uscire la figlia. Poi si è chiuso nuovamente in casa rifiutandosi di uscire, costringendo i militari a entrare con un blitz.
Oltre alla negoziazione dei carabinieri e a quello di un mediatore culturale dei servizi sociali, intervenuto sul posto, secondo quanto si apprende sarebbe stato anche decisivo l’intervento del nonno paterno per convincere a rilasciare la sua bambina al 45enne di Scandicci (Firenze) che si era barricato in casa con la figlia e con l’anziana madre. Il nonno, al momento dei fatti, non era nell’abitazione ma quando è stato rintracciato si è prodigato per convincere il figlio a lasciar uscire la bambina, cosa avvenuta verso le 19.30 di ieri. Poi il 45enne si è ancora barricato in casa e la notte scorsa, intorno alle 1.30, c’è stata l’irruzione dei carabinieri per arrestarlo.
Alla base della vicenda risulta una causa di divorzio in corso tra i genitori della bambina, l’italiano di 45 anni e una straniera. Proprio due giorni fa c’è stata un’udienza in tribunale per trattare la causa in cui il giudice ha stabilito l’affidamento ai servizi sociali della bambina e tempi di permanenza, alternati, della bimba nelle case del padre e della madre. Durante il processo, l’uomo – che non avrebbe accettato la decisione del tribunale – avrebbe polemizzato col giudice e, nella concitazione, avrebbe perfino accusato un malore.
Quindi, ieri è successo che, sempre secondo una ricostruzione, quando la donna è andata alla scuola frequentata dalla figlia ha saputo che la piccola era assente perché ammalata. Avrebbe quindi contattato l’ex marito per avere chiarimenti e questo gli avrebbe replicato che la bambina doveva restare con lui. Sono stati chiamati i carabinieri e l’uomo si è barricato in casa con la figlia e la madre, fino a che la vicenda è stata risolta nelle ore successive.