Dom 22 Dic 2024
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Scandicci, un migliaio in piazza per chiedere la pace in Ucraina

Scandicci, un migliaio di persone hanno manifestato in piazza per chiedere la pace in Ucraina. Il presidio, intitolato ‘Uniti per la pace’, è stata indetto da Regione Toscana, CittĂ  metropolitana di Firenze. Anci Toscana e i Comuni.

In piazza a Scandicci, sventolavano numerose bandiere della pace, a fianco di quelle dell’Ucraina e dell’Unione europea. Presenti numerosi sindaci con la fascia tricolore. Insieme agli interventi istituzionali ha portato la propria testimonianza una giovane studentessa la cui madre è di origine ucraina.

“Stamattina mi sono svegliata e mia mamma piangeva perchĂ© aveva appena sentito amici e parenti in Ucraina che dopo i bombardamenti erano in fuga e hanno perso la casa. Mio zio e mio nonno sono invece stati chiamati al fronte”. Poi la voce di alcuni cittadini di origini ucraine.

“Grazie di cuore a tutti voi – ha detto la viceconsole ucraina a Firenze -. Amo l’Italia, il nostro popolo chiede solo di vivere in pace e il vostro aiuto è fondamentale perchĂ© per fermare questa aggressione bisogna essere tutti uniti”.

“Le parole di Putin nascondono l’ipocrisia di volere la pace – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – mentre vediamo le peggiori immagini di guerra, carri armati e bombardamenti che creano morti e portano il conflitto nel cuore dell’Europa. L’Ucraina è il cuore dell’Europa. Putin sta tenendo un comportamento nazista e vedo la necessitò di affidarci che la pace vuol dire l’autodeterminazione dei popoli”.

Alla manifestazione a Scandicci erano presenti anche la segretaria del Pd toscano Simona BonafĂ© e una delegazione del partito a libello regionale. Presenti anche Cgil, Cisl e Uil e la Cna Firenze Metropolitana, che “chiede che si tenti l’impossibile per trovare una soluzione pacifica alla crisi” osservando anche che “se il conflitto dovesse proseguire e allargarsi oltre il Donbass le ripercussioni economiche per il nostro sistema economico saranno pesantissime: caro energia, difficoltĂ  nel reperimento di materie prime oltre che loro rincaro, calo dei flussi turistici, aumento dei costi di trasporto, riduzione dell’export”.