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Scarlino: riunione in Regione per salvare i 36 lavoratori a rischio

I lavoratori sono stati licenziati a seguito della chiusura dell’inceneritore gestito da Scarlino Energia.

Il futuro dei lavoratori dell’azienda dopo lo stop all’impianto di Scarlino (Gr): è stato questo il tema al centro dell’incontro convocato oggi a Firenze dal consigliere del presidente Enrico Rossi per le politiche del lavoro, Gianfranco Simoncini, e cui hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Cisal, i sindaci di Follonica (Andreea Benini) e Scarlino (Marcello Stella) e i rappresentanti dei comuni di Massa Marittima ( il vicesindaco Luana Tommi) e di Monterotondo Marittimo (il consigliere comunale Marco Cerboneschi).

La riunione è servita a fare il punto sulla situazione: da due giorni è partita la procedura di licenziamento per i 36 dipendenti di Scarlino Energia come conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato che ha di fatto imposto lo stop all’impianto di termovalorizzazione del Casone di Scarlino, gestito appunto da Scarlino Energia.

Nel corso dell’incontro si è deciso di procedere attivando due percorsi. Il primo prevede, come prossimo passo, una riunione in sede politica con azienda e sindacati per valutare se esistano i presupposti per la salvaguardia di tutti o almeno di una quota dei posti di lavoro. Sarà la Regione a convocare questo tavolo entro la prima settimana di marzo, durante i tempi di confronto in sede sindacale sulla procedura di licenziamento collettivo.

Il secondo riguarda l’azione che, in parallelo, potranno svolgere Comuni e sindacati per verificare l’esistenza sul territorio di possibilità occupazionali alternative.

A sostegno di questo percorso Simoncini ha ricordato che, essendo il territorio dei comuni di Scarlino, Follonica, Gavorrano, Massa Marittima e Montieri considerato “area di crisi non complessa”, possono essere utilizzati strumenti di sostegno sia ai percorsi formativi di riqualificazione dei lavoratori, sia incentivi all’assunzione che alle iniziative di autoimprenditorialità. Queste opportunità potranno essere illustrate dalla Regione anche con incontri specifici sul territorio.

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