Le parole di Rfi sono state riportate dall’assessore toscano alla presidenza Vittorio Bugli, che ha risposto in Consiglio regionale a un’interrogazione di Sì Toscana a sinistra.
Sul nodo Av di Firenze, nella riunione del 10 marzo Rfi “ha fatto presente di avere in corso uno studio per ulteriori interventi infrastrutturali”, e tra questi c’è “lo scavalco di Firenze Campo di Marte, finalizzato a eliminare i conflitti oggi esistenti fra i treni regionali in direzione Arezzo e l’alta velocità”. Lo ha detto l’assessore toscano alla presidenza Vittorio Bugli, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione di Sì Toscana a sinistra.
L’interrogazione chiedeva i dettagli del progetto dello scavalco di Campo di Marte, la stima aggiornata dei costi complessivi dei lavori per il nodo fiorentino Av, il rischio di danni al “patrimonio edilizio e monumentale” di Firenze e la presenza di adeguate coperture finanziare. Bugli ha sottolineato che l’accordo del 2011 “dovrà essere aggiornato e rivisto, anche alla luce dello sviluppo del sistema delle tranvie”, e che questo mese si terrà un nuovo incontro con Rfi, dopo la conclusione dell’iter autorizzativo per l’utilizzo delle terre di scavo.
Quanto alle stime dei costi complessivi, “dai dati del monitoraggio previsto dall’accordo di programma quadro stipulato con il ministero delle Infrastrutture – ha ricordato -, questi risultano pari a 1,612 miliardi di euro, con un avanzamento dei lavori al 49,97%: 805,5 milioni per opere già realizzate, e altri 806,5 per opere ancora da realizzare”. In relazione agli aspetti ambientali, ha ricordato ancora, si è previsto “un ampliamento sulla fascia di subsidenza”, che ha portato ad aumentare di 71 unità gli edifici e le infrastrutture monitorate, passando “da 206 a 277”.