Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaScieri: nuova autopsia affidata a dottoressa caso Yara Gambirasio

Scieri: nuova autopsia affidata a dottoressa caso Yara Gambirasio

La procura di Pisa incarica l’anatomopatologa Cristina Cattaneo. L’analisi, che si svolgerà il 21 maggio prossimo a Milano, servirà a cercare conferme scientifiche alle ipotesi accusatorie .

Stamani il procuratore Alessandro Crini e il pm Sisto Restuccia,  hanno affidato l’incarico dell’esame autoptico sul corpo di Emanuele Scieri alla dottoressa Cattaneo. L’esame si svolgerà il 21 maggio prossimo a Milano.
L’anatomopatologa  in passato ha seguito il caso di Yara Gambirasio e dovrà cercare sui resti di Scieri risposte che mancano al puzzle accusatorio. In pratica si tratta di  cercare  traumatismi compatibili con eventuali atti di nonnismo subiti prima della caduta dalla torretta.
I legali dei tre ex commilitoni indagati per omicidio volontario in concorso, Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico, hanno contestato le modalità con le quali la procura, in assoluta riservatezza, ha deciso di riesumare la salma di Scieri (avvenuta ieri, a Siracusa) e poi convocare le parti per il conferimento dell’incarico al medico legale. Per questo hanno fatto mettere a verbale che si riserveranno di chiedere la nullità dell’autopsia. Cristina Cattaneo si è presa 60 giorni di tempo prima di fornire alla magistratura la sua relazione.
La Commissione parlamentare,  presieduta da Sofia Amoddio, nel dicembre 2017 accertò che nella caserma  Gamerra,  in cui Scieri risiedeva, avvenivano gravi atti di violenza, non riconducibili a semplice goliardia”. “Gli elementi da noi riscontrati – sottolineava nella relazione conclusiva  Amoddio – consentono di escludere categoricamente la tesi del suicidio o di una prova di forza alla quale si voleva sottoporre Emanuele Scieri scalando la torretta, tesi che nel ’99 la catena di comando della Folgore suggerì alla magistratura”. Inoltre emersero: “le falle e le distorsioni di un sistema disciplinare fuori controllo”. La presidente parlò di anche “errori grossolani e responsabilità evidenti” nonchè di “numerose anomalie nell’effettuazione dei rilievi e dei sopralluoghi sulla scena del crimine”.