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Sciopero degli addetti in appalto a raffineria Eni Livorno

Oggi è iniziato lo sciopero e l’assemblea permanente dei 42 lavoratori della Sms Operations Italia, indotto della raffineria Eni di Livorno, per chiedere che venga erogato loro lo stipendio di maggio e giugno.

La protesta, spiega in una nota Mauro Macelloni della segreteria Fiom-Cgil provincia di Livorno, proseguirà a oltranza fino a quando l’azienda non fornirà risposte concrete in relazione a quanto dovuto ai dipendenti. L’assemblea permanente è riunita davanti all’ingresso della raffineria dove è stata anche montata una grande tenda. I lavoratori resteranno in presidio anche stanotte. Eni è una delle aziende per cui lavora in appalto Sms Operations Italia. “Nel corso della mattina – spiega Macellloni – abbiamo ricevuto molti attestati di solidarietà e vicinanza. Evidenziamo a tal proposito, tra gli altri, la visita del sindaco di Livorno Luca Salvetti e quella della sindaca di Collesalvetti Sara Paoli.

Sottolineiamo inoltre come un numero importante di operai metalmeccanici delle ditte che operano in appalto per Eni abbia aderito allo sciopero di tre ore proclamato in segno di vicinanza ai dipendenti della Sms Operations Italia”. Solidarietà anche dai cittadini e dai commercianti, fra cui i titolari di un panificio hanno donato schiacciata e pizza a tutti i lavoratori in presidio. “La mobilitazione – conclude Macelloni – non si fermerà fino a quando i 42 dipendenti non otterranno ciò che spetta loro. Chiediamo che anche le aziende committenti si assumano le proprie responsabilità e rispondano in solido per quanto Sms Operations Italia non sia ancora stata in grado di garantire. A tal proposito è probabile che per l’inizio della prossima settimana sia ufficializzato un incontro con Sms Operations e le aziende committenti presso l’Ispettorato del lavoro per discutere della questione”.

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