Salari ridotti, cattive relazioni sindacali, negazioni di smart working: “clima insostenibile al Polimoda”, oggi sciopero dei lavoratori con la Flc Cgil Firenze. Appello ai soci pubblici. Le richieste del sindacato: una diversa e migliore gestione del personale, lavoro agile e rispetto delle norme di sicurezza, integrazione degli ammortizzatori sociali, accordo sul salario variabile
La FLC Cgil di Firenze ha avviato una interlocuzione con i soci pubblici di Polimoda: “i Comuni di Prato, di Scandicci e di Firenze. Prato e Scandicci hanno risposto prontamente alle nostre sollecitazioni, Firenze ha invece convocato la Commissione di Controllo sulle Partecipate Pubbliche invitando, anziché i lavoratori che avevano chiesto l’intervento del Comune, la Direzione di Polimoda” afferma, Paola Pisano Flc Cgil Firenze.
Il sindacato chiede una diversa e migliore gestione del personale, lavoro agile e rispetto delle norme di sicurezza, integrazione degli ammortizzatori sociali, accordo sul salario variabile.
“E’ in atto una preoccupante strumentalizzazione da parte di CGIL che cerca di ottenere visibilità derubricando un iniziale presidio ad una conferenza stampa e portando, ormai da mesi, il confronto sul piano politico per finalità che nulla hanno a vedere con la realtà dell’istituto.
Lo sciopero di oggi (cui hanno aderito meno del 25% dei dipendenti) è una decisione decontestualizzata rispetto al momento drammatico che le imprese ed il mondo del lavoro stanno da mesi vivendo e che va a danneggiare, come altre improvvide iniziative dei mesi scorsi, l’immagine di Polimoda e gli interessi dei lavoratori che CGIL intenderebbe tutelare.
Inoltre la bassa adesione registrata oggi dimostra un sentiment diffuso fra i lavoratori che differisce di gran lunga rispetto all’ipotetico clima descritto dalla CGIL. Il Consiglio di Amministrazione ha portato avanti la trattativa in modo sempre corretto e trasparente, rifiuta con forza ogni insinuazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, sottolinea che a Polimoda, dall’inizio della pandemia la Scuola ha continuato ad assumere e sono stati rinnovati oltre il 60% dei contratti a tempo determinato.
Una risposta che riteniamo essere stata all’altezza del ruolo internazionale che la nostra Scuola ricopre, nonostante siano sotto gli occhi di tutti le difficoltà che anche noi stiamo affrontando. Auspichiamo dunque che il sindacato riacquisti quel senso di responsabilità che dovrebbe caratterizzare chi si occupa della difesa dei diritti dei lavoratori”. E’ quanto dichiarato dal vicepresidente di Polimoda Alessandro Sorani in merito allo sciopero dei lavoratori di Polimoda indetto oggi da CGIL.