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Sciopero del 31 ottobre: scuola e università, sanità e uffici pubblici in piazza contro la precarizzazione

Una giornata di sciopero proclamato da numerose sigle sindacali contro precarizzazione, carenza di organico e le poche risorse destinate al rinnovo del contratto nazionale. Iniziative in oltre 40 città per la scuola, a Firenze con un presidio di fronte alla prefettura. 24 ore di sciopero anche per i sanitari, sono garantiti i servizi essenziali ma potrebbero esserci disagi con prenotazioni e accettazioni per esami e visite.

 

Come riporta La Nazione Firenze nel comparto scolastico, sono previsti tre scioperi il 31 ottobre: uno di Usb Pi, con adesione di Fisi e Cub Sur, di Cib Unicobas, con adesione di Unicobas scuola e università, un altro proclamato da Flc Cgil per tutto il personale della scuola, della ricerca e dell’università e il terzo, regionale, di Cobas Scuola Sicilia. Molte scuole in Toscana potrebbero non garantire il normale svolgimento delle lezioni e dei servizi, sciopereranno infatti sia il personale docente che quello  non docente. Previsto un presidio di  Flc Cgi davanti la prefettura di Firenze dalle 10 alle 11.

Un contratto giusto e un lavoro stabile sono tra le principali motivazioni alla base della protesta, rafforzate dalla lettura della Legge di Bilancio presentata dal Governo, come leggiamo nel comunicato diffuso dai sindacati : “Fra personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario si prevede di tagliare quasi 8.000 posti di lavoro. Le condizioni di lavoro delle precarie e dei precari della scuola sono inaccettabili (ritardi nell’assegnazione delle supplenze e nell’erogazione degli stipendi, Naspi che arriva con mesi di ritardo, corsi abilitanti carissimi e a numero chiuso, ecc.): ulteriori tagli non possono che aggravare il problema. Per quanto riguarda la carta docenti si parla di rivedere, nei prossimi anni, la cifra di 500 euro. Non solo: la carta docenti riguarda solo il personale di ruolo e i supplenti al 31 agosto, creando un’inaccettabile divisione fra i/le colleghi e le colleghe precari/e. Tutto questo avviene in un contesto in cui nelle scuole aumenta il carico di lavoro del personale, sia docente che Ata, con un inasprimento del regime disciplinare e un peggioramento delle condizioni dell’ambiente lavorativo. I fondi del Pnrr sono andati in gran parte a soggetti privati, mentre le scuole cadono a pezzi (migliaia di istituti lo scorso anno sono rimasti senza riscaldamento).”

Possibili disagi anche nei musei statali e civici della Toscana, gli orari di apertura della direzione regionale dei musei potrebbero subire variazioni. La Galleria dell’Accademia di Firenze ad esempio garantirà l’apertura mattutina dalle 8.15 alle 13.50 (ultimo ingresso alle 13.20), ma avvisa che potrebbero verificarsi chiusure o disservizi nel turno pomeridiano. Per quanto riguarda l’adesione degli uffici pubblici, tra i servizi coinvolti potrebbero esserci quelli dell’Inps. Il settore sanitario toscano sarà interessato dallo sciopero di 24 ore indetto da Usb Pubblico Impiego e Cib Unicobas, con l’adesione di Fisi. La mobilitazione potrebbe causare interruzioni nei servizi sanitari e amministrativi, come prenotazioni e accettazioni per visite ed esami. L’Asl Toscana Nord Ovest ha avvertito che i disagi potrebbero coinvolgere anche servizi affidati a ditte esterne, sia a livello territoriale che ospedaliero. Variazioni nelle attività potrebbero esserci anche all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena. Saranno comunque garantiti i servizi essenziali: assistenza d’urgenza, prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio, oltre ai servizi trasfusionali.

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