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Sciopero generale. La Toscana in corteo contro la manovra

Il corteo di Cgil e Uil

Sciopero generale, doppia manifestazione a Firenze. Il corteo organizzato da Cobas e Cub, con partenza da piazza Puccini passando dal cantiere di via Mariti per ricordare i morti sul lavoro e continuerà fini a piazza Dalmazia alla lapide dei cittadini senegalesi uccisi.  Sciopero generale contro la manovra del governo, indetto da Cgil e Uil. A Firenze, manifestazione regionale  da piazza Santa Maria Novella e interventi conclusivi in piazza Poggi.  Una terza manifestazione (ma statica) è prevista alle 19 in piazza Duomo, sotto la sede della Regione: qui ci sarà la protesta, organizzata da Sudd Cobas, dei lavoratori in appalto Montblanc della Z Production di Campi Bisenzio.

Cgil e Uil hanno proclamato 8 ore di sciopero generale, con manifestazioni territoriali, per oggi venerdì 29 novembre (interessati tutti i settori, escluso quello ferroviario). I due sindacati scendono in piazza per chiedere di “cambiare” la manovra di bilancio, considerata del tutto “inadeguata a risolvere i problemi del Paese” e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.

Alla manifestazione regionale toscana di Firenze di Cgil e Uil per lo sciopero generale di oggi “stanno partecipando oltre 70mila persone”. Lo affermano Rossano Rossi, segretario generale della Cgil Toscana, e Paolo Fantappiè, segretario generale della Uil Toscana, alla testa del lungo corteo che sta sfilando per le vie del centro storico cittadino. “Ci aspettavamo questa risposta importante alla manifestazione, avevamo capito dalle assemblee nei luoghi di lavoro di queste settimane che c’era tanta voglia di scendere in piazza”, ha dichiarato Rossi. “Il nostro è un paese diviso, noi lo vogliamo unito e solidale”, ha detto Fantappiè, che ha risposto alle domande dei giornalisti anche sui rapporti con la Cisl, che non ha aderito allo sciopero: “Noi speriamo di poterla recuperare – ha spiegato -, perché il movimento sindacale deve essere unito. Non comprendiamo le loro motivazioni, ma dopo questa manifestazione almeno in Toscana cercheremo di riunirci tutti e tre i segretari generali per trovare delle soluzioni unitarie”.

Il corteo dei Cobas

 

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Intervista ad Alessandro Nannini dei Cobas

 

 

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