Lo sciopero generale di otto ore dei metalmeccanici già proclamato da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil per venerdì 14 giugno sarà accompagnato da tre manifestazioni unitarie al nord, centro e sud, che si svolgeranno in contemporanea a Milano, Firenze e Napoli.
Da domani partiranno le assemblee nei luoghi di lavoro. A spiegarlo i segretari generali delle tre sigle dei metalmeccanici, Francesca Re David, Marco Bentivogli e Rocco Palombella, al termine degli esecutivi unitari convocati in preparazione dello sciopero. Iniziativa che vede al centro il lavoro e lo sviluppo, con le richieste dei sindacati rivolte al governo ma anche alle imprese, per il rilancio della politica industriale e degli investimenti pubblici e privati, il sostegno all’occupazione e ai salari, la riforma degli ammortizzatori sociali.
La manifestazione a Milano sarà conclusa da Bentivogli, a Firenze da Palombella e a Napoli da Re David. “Abbiamo discusso e deciso che era necessario far sentire la voce dei metalmeccanici tutti insieme”, ha detto Palombella, a partire “dall’emergenza” rappresentata dal “degrado industriale che riguarda anche il settore metalmeccanico: il Paese è fermo e il sistema industriale non riesce a decollare. E questo dipende dalle scelte che governo e imprese devono realizzare”.
Anche Bentivogli ha sottolineato la fase di stagnazione, dopo la recessione tecnica, in cui si trova oggi il Paese e ha sostenuto come diversi provvedimenti “dalla legge di Bilancio al Def e al decreto crescita stanno mortificando l’Italia del lavoro”. Di qui la necessità di “un’azione di contrasto alle politiche in campo”, ha evidenziato. “Quando parliamo di politiche industriali ci rivolgiamo al governo ma anche alle imprese perché investono poco”, ha detto Re David, rimarcando la necessità di rimettere al centro il lavoro e i diritti dei lavoratori.