Mentre il Codacons conferma l’invio in Procura dell’esposto contro lo sciopero di oggi, il presidente della Regione Rossi difende i lavoratori, “scioperano anche per tutti noi”. La mobilitazione a Firenze è iniziata con un presidio davanti alla Prefettura. Secondo i sindacati l’adesione è stata del 70% per i bus di Temme e pressoché totale nei porti. Gli altri servizi toscani sciopereranno nel pomeriggio.
E’ stato inviato questa mattina dal Codacons l’annunciato esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro i sindacati dei trasporti e relativo alla protesta che, spiega l’associazione, “risulta sbagliata, inaccettabile e lesiva dei diritti degli utenti per due diverse ragioni: in primo luogo viene attuata in pieno periodo estivo, quando cioè aumentano gli spostamenti e le partenze degli italiani per le vacanze”. In secondo luogo, lo sciopero è indetto a poche ore dal caos ferroviario che ha letteralmente spezzato in due l’Italia e che ha già creato disagi enormi agli utenti. I cittadini si ritrovano così pesantemente danneggiati sul fronte della libertà di movimento, e vengono presi ad ostaggio dai sindacati per rivendicazioni che non hanno nulla a che vedere con gli utenti dei trasporti.
Scrive il Codacons nell’esposto inviato alla Procura di Roma: ”tale situazione rischia di creare enormi disagi all’intera collettività, soprattutto in questo periodo di esodo quando aumenta il numero di cittadini che si sposta in treno, traghetto o aereo per raggiungere le località di villeggiatura. E ciò è ancora più gravoso alla luce dell’incendio di origine dolosa appiccato nella notte tra domenica e lunedì alle porte di Firenze e che ha costretto migliaia di utenti a dover subire il ritardo, la cancellazione o la limitazione del proprio treno”.
“Oggi, i lavoratori del trasporto pubblico scioperano anche per tutti noi. Sosteniamoli”. Lo afferma invece il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in un post sul suo profilo Facebook. “Oggi – prosegue Rossi – è sciopero generale dei trasporti, treni, bus, metro e traghetti. Si parla molto nelle tv e sui giornali dei disagi provocati ai cittadini. Ma non si spiegano le ragioni della protesta. Non si dice che in questo caso i lavoratori perderanno una giornata dei loro salari, non certo ricchi, per denunciare le politiche del governo, l’assenza di investimenti, di pianificazione e il divario nord/sud, rivendicando la tutela dei loro diritti. Tutto l’opposto di uno sciopero corporativo”. “La destra, ormai da tempo culturalmente egemone, gioca a contrapporre i diritti dei lavoratori nei settori pubblici con quelli dei cittadini utenti dei servizi che, come nel trasporto pubblico, sono in grande parte anch’essi lavoratori – evidenzia il governatore toscano – Dalla efficienza, dalla diffusione e dalla qualità del trasporto pubblico dipende non solo la qualità della vita di milioni di persone, che lo usano ogni giorno, ma anche una parte dei loro redditi”.
Sentiamo le voci raccolte nelle interviste di Gimmy Tranquillo.