Isola d’Elba, ricerche sono in corso nell’isola ormai da 24 ore, per la scomparsa di una donna di 48 anni, Marina Paola Micalizio, figlia del ‘superpoliziotto’, Pippo Micalizio che negli anni ’80 e ’90 indagò sulle infiltrazioni di mafia e ‘ndrangheta al nord.
Carabinieri, vigili del fuoco, guardia costiera sono impegnati a cercarla dopo che il marito ha presentato denuncia di scomparsa alla stazione dell’Arma a Marciana Marina. La donna scomparsa si era allontanata con il cane.
I Vigili del Fuoco hanno messo in moto il dispositivo di soccorso che prevede squadre di terra composte da pompieri e da personale del volontariato attivato con la procedura Prefettizia, unità cinofile, personale SAPR con i droni per il monitoraggio della scogliera e della macchia mediterranea, il reparto volo di Cecina con l’elicottero Drago 55 con a bordo personale soccorritore e unità sommozzatori che hanno effettuato delle immersioni per il controllo dello specchio di mare dove sono stati rinvenuti oggetti personali e il cane ritrovato in acqua morto.
Sul posto stanno lavorando secondo le proprie competenze anche i Carabinieri, la Guardia Costiera, la Capitaneria di Porto, La Guardia di Finanza e la Polizia Locale, ma al momento tutte le ricerche hanno dato esito negativo.
Pippo Micalizio, morto nel 2005, si guadagnò nel tempo l’appellativo giornalistico di ”superpoliziotto” per via delle prime grandi maxi operazioni contro la mafia e la ‘ndrangheta al Nord, da lui dirette a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Promosso a Roma, venne nominato vice direttore della Direzione investigativa antimafia (Dia) e diventò numero uno dei Servizi centrali antidroga. Nel 2001, uomo di fiducia del Viminale, venne inviato a Genova come ispettore per gestire le indagini post G8 sull’irruzione di poliziotti e carabinieri nella scuola Diaz e i fatti controversi nella caserma di Bolzaneto.