Firenze, scoperto dai carabinieri un traffico di shaboo tra Roma e Prato. I carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo nella Capitale, a Taranto, Napoli e Firenze un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip su richiesta del Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti della Procura di Roma.
I soggetti delle misure cautelari sono 22 persone di varie nazionalità, tra cui italiana, cinese, filippina e sono ritenuti responsabili di spaccio del tipo di metanfetamina, nota sul mercato con il nome di shaboo.
Alcuni cittadini cinesi titolari di esercizi al dettaglio nella zona del centro di Roma si approvvigionavano di stupefacente da loro connazionali nella città di Prato. Lo stupefacente veniva portato nella Capitale da giovani ragazze, incensurate, che viaggiando in treno potevano garantire un trasporto sicuro.
Giunti a Roma i cristalli di shabu venivano rapidamente spacciati tramite una intricata rete di pusher collocati nelle varie piazze di spaccio. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno già arrestato 38 persone, in flagranza, per spaccio.
Shabu è il termine usato per la cristal-metanfetamina nelle Filippine, ed è la droga scelta dal 90% dei tossicodipendenti locali. Shabu può essere comunemente prodotto usando medicinali economici contenenti efedrina, anche se la polizia nelle Filippine afferma che Shabu sia spesso realizzato in laboratori in stile industriale che sono in grado di produrre oltre una tonnellata al giorno.
Shabu alla partenza nelle filippine è una droga veramente economica, ma gli effetti sono molto forti già a partire da dosi minime, con una dose di soli 0,1 grammi si possono avere effetti fino a 10-14 volte superiori a quelli della cocaina. Chi la consuma ha la possibilità di rimanere svegli, anche per più giorni, senza avere alcuna necessità di dormire. Ma gli effetti collaterali sono convulsioni, atteggiamenti violenti, perdita di appetito, di denti e di capelli, e per alcuni perfino la deformazione del viso.
Shabu è inodore, tanto che risulta difficile da individuare anche per i cani antidroga. Enormi sono i guadagni per i trafficanti della sostanza, visto il bassissimo costo di produzione con un prezzo di vendita al grammo intorno ai euro.