‘Scoprifuoco’: centinaia i partecipanti in piazza Signoria a Firenze ieri sera dopo le 22, per la nuova protesta indetta dai ristoratori della Tni Italia, intitolata ‘scoprifuoco’. La polizia ha intimato i presenti ad andarsene e tornare a casa in quanto, data l’ora, stavano violando il coprifuoco.
Sono 57 le persone identificate ieri sera dopo le 22 dalla polizia mentre partecipavano in piazza della Signoria a Firenze alla protesta, non preavvisata alla questura, intitolata ‘scoprifuoco’ e indetta dai ristoratori della Tni Italia. Per tutti sono scattate una denuncia per manifestazione non autorizzata e una sanzione per violazione del coprifuoco.
Secondo quanto appreso, tra i denunciati dalla digos ci sono anche il leader di Tni Italia Pasquale Naccari e Momi El Hawi, il ristoratore fiorentino cofondatore del gruppo ‘IoApro’ contro le limitazioni anti Covid.
La polizia, usando un impianto audio di amplificazione, ha intimato i presenti ad andarsene e tornare a casa in quanto, data l’ora, stavano violando il coprifuoco. In molti a questo punto si sono allontanati dalla piazza.
Le forze dell’ordine hanno poi iniziato a identificare chi restava ai fini della denuncia e della contestazione della multa. I presenti hanno collaborato e le operazioni si sono svolte senza disordini. Il giorno prima, spiega la questura, la polizia aveva invitato all’organizzatore Pasquale Naccari a cancellare l’evento che era stato organizzato in violazione delle norme sul coprifuoco.
Sul perché della nuova protesta Pasquale Naccari, presidente di Tni Italia, annunciando la manifestazione aveva spiegato che “le restrizioni previste dal decreto, oltre ad essere ridicole, non sono supportate da alcuna evidenza scientifica. Se si dà la possibilità ai ristoranti di aprire a cena, bisogna mettere in condizione i ristoratori di lavorare, anche all’interno dei locali e senza coprifuoco, nel rispetto delle stesse regole che si rispettano fino alle 22”.
Sempre Tni conferma per la giornata di oggi lunedì 26 aprile, giorno della ripartenza per il servizio al tavolo dei locali purché all’aperto nelle regioni gialle, la decisione di stare chiusi per solidarietà con quei gestori che non dispongono di spazi all’esterno dei loro esercizi.
La manifestazione in piazza Signoria ha coinvolto – si spiega – “tutte le categorie ‘inessenziali’ e le loro famiglie, che dicono no al coprifuoco, che avrà un solo effetto: far morire le aziende del mondo della ristorazione e non solo”.
“Chiediamo – aggiunge Naccari – di essere liberati dal coprifuoco e dalle misure restrittive che non portano a convivere con il virus, ma esclusivamente a distruggere quel tessuto economico fatto di piccole e medie aziende, che sono un patrimonio per il nostro Paese e che oggi sono completamente abbandonate a loro stesse. Non vogliamo soccombere a causa del virus, ma, come si dice ormai da mesi, sarebbe necessario imparare a conviverci. Lanciamo una provocazione: visto che chiudere i ristoranti non è servito a nulla, perché il virus ha continuato a correre, chiudiamo tutto, trasporti pubblici compresi, fino alle 18, e apriamo solo i ristoranti la sera”.