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Scuola: “drammatico ritardo nella riorganizzazione dei trasporti in vista della riapertura”

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Una lettera aperta firmata da un gruppo di docenti del liceo Machiavelli Capponi di Firenze. intervista con la prof.ssa SILVIA CARDINI

Questo il testo della lettera sulla riorganizzazione dei trasporti in vista della riapertura della scuola

Gentile Redazione, siamo insegnanti di scuola media superiore ormai di lungo corso, provati da mesi difficili in cui ci siamo impegnati a tenere vivo il contatto con gli studenti malgrado l’attività didattica da remoto. Tra lo stillicidio di decine e decine di adempimenti burocratici che piovono online in continuazione, l’ultima richiesta ci ha riempiti di preoccupato stupore e di sconcerto.

Il giorno 11 dicembre è infatti apparsa sugli schermi dei nostri computer una Circolare in cui si chiedeva ai Coordinatori di classe di portare a termine in tempi urgentissimi una ricognizione sulle provenienze degli alunni in vista della ripresa delle lezioni in presenza il 7 gennaio 2021. L’operazione di ricognizione era stata avviata dall’Ufficio Scolastico Regionale che poche ore prima aveva diramato ai Dirigenti scolastici la richiesta di rilevazione dei dati per rendere il servizio di trasporto funzionale alle esigenze di sicurezza e di capacità di portata del flusso degli studenti. In tempi e in modi più o meno simili la stessa richiesta è apparsa a tutti i Dirigenti delle scuole superiori fiorentine.

Abbiamo appreso dunque, senza ombra di dubbio, che solo adesso è partita un’operazione di monitoraggio e di controllo dei flussi di spostamento giornalieri legati alle esigenze scolastiche. In altri termini mentre un Ministro assicurava la possibilità di distanziamento all’interno delle scuole, mentre Dirigenti di scuole di ogni ordine e grado, assieme ai loro collaboratori, lottavano contro il tempo per riconfigurare entro settembre gli spazi interni alle aule e misuravano le note “rime buccali”, nessuno era preposto alla ricognizione dei mezzi pubblici, nessuno ne contava le corse, ne misurava la capienza, nessuno formulava un piano. Se tutto questo fosse infatti stato fatto, che senso avrebbe riproporre un censimento adesso?

In altri termini, nonostante tutte le buone intenzioni espresse durante il primo e già difficilissimo lock-down, è stato accumulato un ritardo che ha messo a rischio le vite di studenti e dei lavoratori. Ed adesso, a meno di un mese dal ritorno in classe degli studenti, si è sentita l’urgenza di una rilevazione che rischia, data l’esiguità dei tempi, di non portare comunque i frutti sperati. La scuola – e chi la vive dall’interno sa che ha già pagato un prezzo altissimo all’emergenza sanitaria – non deve più continuare a scontare le inefficienze degli altri settori.

Ci auguriamo che davvero le autorità competenti provvedano con la dovuta tempestività a sanare un ritardo a dir poco imbarazzante. Simona Alberti, Simonetta Bagnulo, Alain Bichon, Stefano Biffoli, Federica Borghesi, Francesco Capaldo, Silvia Cardini, Maurizio Ciappi, Adele Cilento, Cecilia De Meo, Maria Beatrice Di Castri, Chiara Egidi, Silvia Fiorini, Fabrizio Gonnelli, Marta Magherini, Francesca Mecatti, Caterina Menzà, Chiara Pacini, Federica Palla, Anna Vallaro. Docenti del Liceo Machiavelli Capponi di Firenze

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