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Se mille euro per ‘affittare’ il Salone dei ‘500 vi sembrano abbastanza…

Per la  Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Miniato nelle casse del comune di Firenze sono state versati 1318,82 euro iva inclusa. Intervista con DmitriJ Palagi consigliere comunale  di Sinitra Progetto Comune.

“A giustificare il prezzo di favore viene citato niente meno che Cosimo I dei Medici, in virtù dei rapporti storici iniziati molti secoli fa tra Palazzo Vecchio e il Valdarno Inferiore.
Per spiegare la cosa il Comune cita anche un pannello del soffitto del luogo affittato. Quindi è bene capire quanti “eredi” di quei tempi antichi possano a questo punto chiedere lo stesso trattamento di riguardo…” spiega Palagi. Che aggiunge ” Si tratta in verità di  un evento il cui scopo è sicuramente importante per la valorizzazione del territorio, ma che rimane evidentemente un appuntamento di natura commerciale”.Per altro sottolinea il consigliere ” spunta anche un nuovo ambasciatore del tartufo, tra gli altri: il direttore della sede Toscana Credit Agricole, di cui sicuramente si saprà trovare un riferimento all’interno delle varie decorazioni di Palazzo Vecchio”.

“Una Mostra Mercato e Cosimo I dei Medici ci paiono davvero difficilmente collegabili. Comunque all’Amministrazione segnaliamo che anche un parente di Savonarola dava indicazioni su come cucinare il tartufo: può essere l’occasione per un convegno in quello stesso Salone a cui è rimasto legato? O forse più alla piazza antistante…” dice palagi.

L’amministrazione comunale replica con un comunicato: “l’evento che si è svolto lo scorso 23 settembre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio è stata la presentazione della 49/a edizione della Mostra Mercato del tartufo bianco di San Miniato e per quanto attiene l’uso dello spazio è stato applicato il corrente Disciplinare per la concessione degli ambienti del Palazzo(…) Al Comune di San Miniato è stato riservato il trattamento previsto dall’art.8 c.1 lettera c) del Disciplinare per la concessione in uso di ambienti di particolare rilievo storico e artistico (delibere 2018/565 e 2018/698), che prevede l’agevolazione pari al canone di concessione (fermo restando il pagamento di quanto dovuto a titolo di rimborso spese forfettario e a titolo di corrispettivo per servizi strumentali alla concessione ai sensi dell’art.7 del medesimo Disciplinare) in favore di enti pubblici nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali che svolgano iniziative finalizzate alla promozione culturale, economica e turistica del territorio. “.

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