Cortona, in provincia di Arezzo, rinvenuti dai forestali rifiuti speciali e pericolosi senza permesso all’interno di uno stabilimento di rottamazione, l’area è stata posta sotto sequestro ed è scattata la denuncia.
Rifiuti speciali e pericolosi detenuti illegalmente, presso un centro di recupero e rottamazione di Cortona (Arezzo), sono stati sequestrati dai carabinieri forestali. I militari si sono presentati allo stabilimento per procedere a un’ispezione dell’area su delegata dalla procura della Repubblica di Arezzo. L’ipotesi che il titolare dell’impianto, accettando materiali privi della dovuta tracciabilità, esercitasse a sua volta una gestione illecita, aveva portato il pm Laura Taddei a disporre l’ispezione dello stabilimento per verificare la situazione.
Secondo quanto appreso una volta entrati nell’area, insieme ai tecnici di Arpat, i militari hanno constatato una situazione ancor più critica del previsto: insieme ai rifiuti di ogni genere, c’erano anche stock di batterie esauste e estintori obsoleti, rifiuti elettrici ed elettronici, olii ed altri scarti speciali, categorie che lo stabilimento non era autorizzato a trattare, oltre a essere dislocati in aree che non risultavano autorizzate al deposito, prive delle più elementari predisposizioni di sicurezza.
In un settore dell’impianto era stato dato fuoco a degli scarti di mobilia per ‘riscaldare’ le cucce dei cani custoditi presso stabilimento. I forestali hanno proceduto quindi al sequestro delle aree e dei cumuli di rifiuti irregolari, che dovranno ora essere smaltiti in modo corretto. Il titolare dell’impianto è stato denunciato.