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Sequestrato impianto di compostaggio a Grosseto

Il Noe (Nucleo Operativo Ecologico) dei carabinieri hanno effettuato il sequestro preventivo dell’impianto gestito dalla Sangiorgio Agricoltura srl. L’operazione è la coda di un episodio di smaltimento illegale di liquidi al’interno di un fosso avvenuto nel 2016.

I carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) di Grosseto, coadiuvati dai militari del comando provinciale, hanno proceduto al sequestro preventivo dell’impianto gestito dalla Sangiorgio Agricoltura srl, che gestisce rifiuti organici (agronindustriali, fanghi da depurazione agroindustriali e delle acque reflue civili, letame) per la produzione di ammendante e fertilizzanti.

Il provvedimento è stato eseguito dopo un decreto emesso dal gip, su richiesta della procura, che ha coordinato l’attività di indagine. L’inchiesta ha avuto origine nell’ottobre del 2016 a seguito di un’attività di illecito smaltimento di liquidi, sversati in un fosso di confine tra l’azienda e un’altra proprietà privata. “I carabinieri del Noe – informa il procuratore Raffaella Capasso – hanno constatato che il sistema di gestione delle acque meteoriche dilavanti utilizzato dall’azienda era difforme da quello autorizzato dalla provincia.

L’autorizzazione prevedeva infatti che il sistema dovesse considerarsi un sistema chiuso”. Il legale rappresentante dell’azienda è stato denunciato per abbandono di rifiuti, violazioni delle prescrizioni autorizzative, anche di quelle in tema di emissioni in atmosfera.

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