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šŸŽ§ Ultimo saluto in musica, abbracci e affetto per Sergio Staino e Bobo

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Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze gremito per lā€™ultimo saluto a Sergio Staino,Ā  scomparso nei giorni scorsi allā€™etĆ  di 83 anni. In sala tanti cittadini e molti amiciĀ  come Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, David Riondino, Carlo Petrini, o Adriano Sofri ma anche la segretaria del Pd Elly Schlein e Gianni Cuperlo. Poi le istituzioni con il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Regione Eugenio Giani.Ā  A condurre la cerimonia di commiato Paolo Hendel. Al centro del salone unā€™immagine di Bobo. Prima dellā€™inizio della cerimonia un momento musicale con il figlio Michele.

ā€˜Sarebbe bello intitolare un teatro, un cinema o una scuola di Firenze a Sergio Stainoā€˜ ha detto il sindaco a margine della cerimonia (AUDIO).
Cā€™ĆØ un pezzo di sinistra, vecchia e nuova, in testa la segretaria del Pd, Elly Schlein. Cā€™ĆØ Francesco Guccini in prima fila, vicino alle ceneri e al cartonato della sua creatura piĆ¹ celebre, Bobo. E non poco distante Adriano Sofri, Roberto Vecchioni e Carlo Petrini. Tutti a Palazzo Vecchio, in un salone dei Cinquecento gremito, per lā€™ultimo saluto a Sergio Staino. Ci sono lā€™ex ministro Giuseppe Provenzano, Gianni Cuperlo, Tomaso Montanari, e tutte le istituzioni cittadine, dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al segretario dei dem toscani, Emiliano Fossi. E cā€™ĆØ Paolo Hendel a condurre le danze di questo rito funebre laico, per unā€™ultima volta ā€œtristemente allegraā€.
Cā€™ĆØ anche un sottofondo musicale, un trio jazz con il fisarmonicista 93enne Gianni Coscia, arrivato da Alessandria, e il figlio del vignettista, Michele, al contrabbasso. Suonano mentre sua figlia Ilaria e la moglie Bruna salutano e abbracciano amici e familiari. ā€œMai come adesso avremmo avuto bisogno di teā€, ha chiuso il suo ricordo Hendel.
ā€œCā€™eā€™ tutto il popolo della sinistra percheā€™ Staino eā€™ sempre stato un vero uomo di sinistra, con il cuore, le mani, la testa, tutto il corpo. Una persona di valore, una persona libera mai condizionata da nessuno, non ha avuto neā€™ padrini neā€™ padroni. Anzi eā€™ stato lui in un certo senso la coscienza della sinistra, ha scosso sempre le coscienze dei militanti ma anche dei leader della sinistra italiana e per noi eā€™ molto triste percheā€™ eā€™ stato un grande animatore della cultura italianaā€.
A dirlo eā€™ il sindaco di Firenze, Dario Nardella, in occasione della cerimonia pubblica di commiato a Palazzo Vecchio. ā€œNon eā€™ stato solo il creatore di Bobo ā€“ sottolinea Nardella ā€“ eā€™ stato il direttore artistico dellā€™Estate fiorentina, lā€™ha ideata proprio lui, ha lanciato grandissimi artisti, ricordavo con Claudio Bisio qualche giorno fa la trasmissione ā€˜Cielito lindoā€™ con cui ha lanciato tanti che poi si sono affermati. Eā€™ stato ovviamente unā€™artista a tutto tondo e attraverso le sue vignette ci ha fatto sorridere, piangere, arrabbiare, percheā€™ poi Bobo eā€™ Sergio, quindi non mi stupisco che ci sia cosiā€™ tanta gente oggiā€.
La scelta del saluto finale a Palazzo Vecchio, chiarisce il sindaco eā€™ stata immediata: ā€œUn luogo naturale per lui ed eā€™ bello che questa cerimonia funebre si trasformi in uno spettacolo percheā€™ il modo migliore di ricordarlo eā€™ fare cultura, stare insieme, ridere, incazzarsi, piangere, abbracciarsi. Ricordarlo aiuta tutti noi a ricordare i motivi per stare tutti insieme, unire la sinistraā€.
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