Undicimila imprese dei servizi alla persona, in Toscana, con 35mila occupati, saranno costrette ancora una volta a chiudere la loro attività, e sono sull’orlo del baratro: è l’allarme lanciato in una nota da Barbara Catani, presidente Confartigianato Acconciatori Toscana, e da Pierluigi Marzocchi, presidente Confartigianato Estetica Toscana, citando il divieto di spostamento dal comune di residenza imposto con la zona arancione, e la chiusura in toto dell’estetica con il passaggio in zona rossa.
“Il passaggio dalla zona gialla alla zona rossa in pochi giorni ha creato sconforto nelle imprese e confusione nei clienti”, spiegano Catani e Marzocchi, osservando che “i nostri imprenditori hanno investito tantissimo per garantire la massima sicurezza dei loro clienti e dei loro dipendenti, rispettando tutte le norme anti-Covid previste dalle schede tecniche: mascherine, sanificazioni dei locali, distanziamento. Sono stati tutti molto scrupolosi nell’applicare alla lettera le procedure richieste”. Inoltre, sostiene Marzocchi, “il Covid sta pesantemente colpendo l’occupazione femminile: ci chiediamo se la scelta di chiudere o di limitare queste attività, che per più dell’80% impiegano proprio personale femminile, sia una scelta appropriata e lungimirante”.