Nel Giorno della Memoria, un cartello che equipara le norme sul Green pass alle Leggi razziali antisemite del 1938 è stato trovato sul Monumento al Partigiano in piazza De Amicis a Sesto Fiorentino (Firenze).
A dare la notizia del cartello è stato il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. La scritta, apparsa proprio nel giorno in cui si ricorda la Shoah, è stato prontamente rimosso dalla statua a cui era appeso.
Il cartello recitava “1938 vietato l’ingresso agli ebrei – 2022 vietato l’ingresso ai non vaccinati – non avete imparato nulla di nuovo fascisti”.
Per il sindaco Lorenzo Falchi “rimangono l’amarezza, lo sconforto e la rabbia nel leggere certi idioti vaneggiamenti nel Giorno della Memoria. Ma come si può solo lontanamente pensare ad un parallelo tra le leggi razziali e le attuali norme per fronteggiare la pandemia e cercare di salvare vite umane? La memoria della Shoah e della persecuzione contro ebrei, rom, omosessuali, prigionieri politici non deve essere abbandonata e non può essere travisata. Questo brutto episodio sarà uno stimolo in più per continuare nel nostro lavoro di promozione della memoria”.
“Ci sono persone tra i no vax che evocano il nazismo senza rendersi conto di cosa stanno facendo, offendendo doppiamente la memoria di chi ha visto la Shoah in faccia o attraverso le esperienze dei loro familiari. Lo trovo oltraggioso”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine della cerimonia di commemorazione del Giorno della Memoria al Memoriale italiano di Auschwitz.
“Non usiamo – ha aggiunto Nardella – il dolore immenso di milioni di persone per delle battaglie che io trovo anche sbagliate”.
“Siamo di fronte a paragoni vergognosi, impropri, tanto più inaccettabili oggi, Giorno della Memoria”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini per l’episodio accaduto a Sesto Fiorentino (Firenze), dove su un monumento dedicato alla lotta partigiana è stato trovato un cartello no vax che accosta le leggi razziali alle misure in vigore per contenere l’epidemia da Covid. Per Giani e Nardini “le deportazioni, le persecuzioni, l’annientamento di ebrei, oppositori politici, rom e sinti, omosessuali, disabili ad opera del nazifascismo rappresentano il fondo dell’abisso toccato dall’umanità – aggiungono Giani e Nardini in una nota – e chi propone accostamenti a quanto sta avvenendo con questa pandemia semplicemente farnetica”.
“Ringraziamo ancora una volta – concludono – le testimoni e i testimoni, quelli ancora in vita e quelli che ci hanno accompagnato in questi anni e che vissero sulla propria pelle l’orrore del nazifascismo. A loro facciamo una promessa: saremo noi la staffetta per continuare a far conoscere ciò che è stato e costruire un presente e il futuro diverso, migliore, insieme alle giovani generazioni. Una società che non lasci mai spazio a discriminazioni e violenze e che non resti indifferente”.