Lun 23 Dic 2024
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Cultura & SpettacoloCinemaSette i documentari del Concorso Italiano al 60/mo Festival dei Popoli

Sette i documentari del Concorso Italiano al 60/mo Festival dei Popoli

Sette i documentari italiani, tutti in anteprima mondiale, selezionati nella sezione ‘Concorso Italiano’ alla 60/ma edizione del Festival dei Popoli, il Festival internazionale del film documentario, dal 2 al 9 novembre in vari luoghi di Firenze.

Sette i documentari selezionati, girati in Toscana, Abruzzo, Piemonte, Lombardia e nei luoghi del terremoto in Italia, sono: Caterina di Francesco Corsi (produzione Kiné), un’emozionate ritratto dell’artista fiorentina Caterina Bueno, etnomusicologa, cantante e “raccattacanzoni” che, a partire dagli anni ‘60, portò all’attenzione del grande pubblico il preziosissimo patrimonio di canti e tradizioni musicali pazientemente raccolti nelle campagne della Toscana. Ghiaccio, di Tommaso Clavarino (produzione ActingOUT) ambientato in Val Pellice, Piemonte, ormai spopolata, che vede arrivare stranieri in cerca di una nuova vita: alcuni richiedenti asilo, provenienti da vari paesi dell’Africa, si appassionano al curling, sport che si pratica sul ghiaccio, che diventa strumento di integrazione e di riscatto personale. E poi, dall’Abruzzo, arriva Il passo dell’acqua di Antonio Di Biase (produzione Zelig), attraverso le storie di tre personaggi “antichi” (un pastore, una contadina devota, un pescatore) il film ci immerge in paesaggi, gesti e ritmi che appaiono sospesi in una dimensione fuori dal tempo. La regista Laura Cini presenta Medium (produzione Zenit Arti Audiovisive e RAI cinema), documentario ambientato a Firenze che ci fa incontrare Tarika, una donna che ha messo a disposizione degli altri il suo talento nel comunicare con l’aldilà, di farsi da tramite tra la vita terrena e quella ultraterrena. Tra Lucca e Stati Uniti si sviluppa invece la storia di migrazioni raccontata in Mister Wonderland di Valerio Ciriaci (Produzione Awen Films) che racconta la straordinaria storia di Sylvester Z. Poli, un umile artigiano ‘toscano’ (Lucca) emigrato in America alla fine del XIX secolo per diventare il più grande proprietario di sale cinematografiche del suo tempo. Un uomo deve essere forte di Ilaria Ciavattini e Elsi Perino ci racconta di Jessica, che diventa Jack e del tempo necessario per trasformare un corpo femminile e permettere la venuta al mondo di un uomo: della sua forma fisica, del suo sentire, del suo agire, del suo soffrire. Vulnerabile Bellezza di Manuele Mandolesi (Respiro produzioni)rintraccia, tra le macerie delle case e delle fattorie distrutte dal terremoto del 2016, lo spazio umano, intimo e inviolato di una giovane famiglia e di un’intera comunità che cerca di riconquistare i ritmi della quotidianità in un territorio che ieri è stato sconvolto dalla furia della natura e oggi è stato lasciato a se stesso.

I film, rappresentativi della migliore produzione nazionale, competono per il Premio “CG Entertainment” (distribuzione in home video nella collana “Popoli doc”), il Premio “Imperdibili” (distribuzione al Cinema La Compagnia di Firenze), il Premio “Lo sguardo dell’altro. La sfida del dialogo tra culture e religioni” (€ 1.500,00 assegnati dall’Istituto Sangalli per la Storia e le Culture Religiose di Firenze), a cui, da quest’anno, si aggiungono due importanti novità: il Premio “Il Cinemino”, assegnato dal gruppo composto dai fondatori del “Cinemino” di Milano (il film vincitore verrà programmato in sala durante una serata dedicata e tenuto in programmazione) e il Premio “Tënk”, assegnato da Tënk, la prima piattaforma SVOD in Europa dedicata al cinema documentario indipendente, che arriverà anche in Italia nel 2020 (il film vincitore sarà distribuito sulla piattaforma per 2 mesi).

Programma del Concorso Italiano, orari e luoghi

 Medium di Laura Cini (Italia, 2019, 60’) – 2/11, ore 16.30, La Compagnia

Tarika ha dedicato la vita ad imparare a gestire la sua capacità innata di comunicare con l’aldilà. Nel suo mondo entra Sirio, un uomo la cui vita è stata lacerata dalla tragica morte della moglie, e Nadia, una donna vibrante che nasconde un oscuro passato di famiglia. Grazie alle capacità di Tarika di varcare la soglia tra vita terrena e ultraterrena, Sirio e Nadia superano i loro limiti, ottenendo una seconda possibilità di affrontare alcuni problemi irrisolti con i loro defunti, che diventa il veicolo per prendere coscienza della loro natura più profonda e del loro viaggio come esseri umani.

Vulnerabile Bellezza di Manuele Mandolesi (Italia, 2019, 75’) – 3/11, Spazio Alfieri, ore 16:15

Tra le macerie delle case e delle fattorie distrutte dal terremoto del 2016, mentre si continua a demolire e a ricostruire, il film scova lo spazio umano, intimo e inviolato di una giovane famiglia, e fa levitare l’animo dello spettatore tra i cieli e le terre incantevoli di quel pezzo d’Italia con la sua armonia. Scandito dal passare delle stagioni, il film di Manuele Mandolesi racconta con discrezione, pur rimanendo a un livello molto profondo di indagine, la vita di una famiglia di allevatori, Michela, Stefano e i loro due piccoli figli Diego e Emma, nel momento più difficile della loro storia.

Ghiaccio di Tommaso Clavarino (Italia, 2019,72’) – 4/11, Spazio Alfieri, ore 21:30

La Val Pellice, in Piemonte, ormai spopolata, vede arrivare nuove persone in cerca di un lavoro e di una nuova vita: sono richiedenti asilo, da vari paesi dell’Africa, persone che si trovano sospese, in attesa che una decisione sulla loro permanenza arrivi prima o poi. Sei ragazzi che arrivano dal Gambia e dalla Sierra Leone si ritrovano in un territorio montuoso, così diverso da ciò che è loro familiare. Ecco che l’attesa si trasforma in una attività: i ragazzi formano la prima squadra di Curling (gioco a loro completamente sconosciuto prima) composta da richiedenti asilo.

Mister Wonderland di Valerio Ciriaci (Italia, USA, 2019, 53’) 6/11, Spazio Alfieri, ore 18:45

Mister Wonderland racconta la straordinaria storia di Sylvester Z. Poli, un umile artigiano emigrato dall’Italia in America alla fine del XIX secolo, per poi diventare il più grande proprietario di sale cinematografiche del suo tempo. Il film racconta il suo viaggio dalla Toscana rurale ai ruggenti anni Venti negli USA, rivelando come l’ingegnosità del migrante abbia plasmato l’esperienza cinematografica così come la conosciamo. Attraversando continenti e generazioni, Mister Wonderland si propone di scoprire ciò che rimane oggi dei cinema di Sylvester e delle comunità che vi ruotavano intorno.

 Un uomo deve essere forte di Elsi Perino, Ilaria Ciavattini (Italia, Italia, 2019, 52’) 6/11, Spazio Alfieri, ore 18:45

“Chi è Jack? Sono io, la mia persona, tutto quello che ho affrontato, tutto il mio percorso fin qui”. Il lavoro della regista Elsi Perino racconta Jessica, che diventa Jack. Ovvero la storia di Jack, che si dà al mondo e al ricordo di sé. Il film è stato costruito seguendo il tempo della trasformazione del corpo femminile e la venuta al mondo di un uomo: della sua forma fisica, del suo sentire, del suo agire, del suo patire.

Il passo dell’acqua di Antonio Di Biase (Italia, 2019, 52’) – 7/11 novembre, Spazio Alfieri, ore 20:00

Attraverso le storie di tre personaggi anziani (un pastore, una contadina devota, un pescatore) il regista ci immerge nei gesti e nei ritmi di un Abruzzo che appare quasi fuori dal tempo. I personaggi ci appaiono avvolti in una sorta di incantamento, seguendo codici e rituali che parlano di una diversa relazione con la natura, gli animali e le stagioni.

Caterina di Francesco Corsi (Italia, 2019, 90’) – 8/11, La Compagnia, ore 21:00

Un’emozionate ritratto di Caterina Bueno, etnomusicologa, cantante e “raccattacanzoni” che, a partire dagli anni ‘60, portò all’attenzione del grande pubblico il preziosissimo patrimonio di canti e tradizioni musicali pazientemente raccolti nelle campagne della Toscana e diffusi in dischi e concerti che ricossero un’attenzione internazionale. Il lavoro e l’arte di Caterina nacquero dalla consapevolezza che i canti popolari fossero canti di tutti, trasmessi di generazione in generazione e continuamente rimaneggiati. Il film è impreziosito da alcune tre le esecuzioni più pregevoli di Caterina e dei tanti musicisti (tra cui un giovanissimo Francesco De Gregori) che l’hanno accompagnata in quella straordinaria stagione della musica italiana.

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