Sab 28 Dic 2024
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Sgarbi a Firenze: “Se fai una campata in meno sul ponte sullo stretto, ti viene un po’ di Franchi”. La Loggia Isozaki: “Non si farà, io non la voglio”

Firenze, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, a margine di un evento nel capoluogo toscano, ha risposto ad alcune domande su temi importanti di architettura della città, quali il restyling dello stadio Franchi e la realizzazione della Loggia Isozaki.

Sulla riqualificazione dello stadio Artemio Franchi Sgarbi ha detto: “Qualche tempo fa ero intervenuto sull’importanza di conservarlo, poi non ho elementi su chi debba finanziarlo. Certamente dobbiamo spendere molto denaro per il ponte sullo Stretto e quindi ci rimane poco per lo stadio. Non posso parlarne perché Salvini mi ha diffidato dal farlo, però se risparmi un po’ di soldi, fai una campata in meno sul ponte poi ti viene un po’ di Franchi. Ne parlerò con il ministro il 23 dicembre, avrò una riunione sul Pnrr per vedere dove vanno i soldi e quindi è una tematica che va affrontata”.

Sgarbi si riferiva al fatto che nei giorni scorsi a proposito dul restyling dell’impianto dello stadio fiorentino, il vicepremier aveva sollevato il tema delle risorse, intervenendo nel capoluogo toscano. “Salvini avrà parlato” sulla mancanza di soldi per il Franchi “a ragion veduta”, ha aggiunto Sgarbi.

Loggia Isozaki non si fa, pensare a galleria ‘verde’

La Loggia Isozaki “non si farà, io non la voglio, il ministro non la vuole, l’edificio è dello Stato – ha detto il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi – è una battaglia vinta”, piuttosto, “ne ho parlato con il direttore generale, si faccia un concorso di grandi giardinieri, si faccia una grande architettura che crei un’uscita, una specie di tunnel, come una galleria nel verde. Cosa facile, poco costosa, bella da vedere, e basta”.

“Si porta un po’ di verde lì, è facile, basta farlo – ha aggiunto Sgarbi -. Io mi occuperò del giardino all’uscita degli Uffizi. Eike Schmidt si è rimesso alla volontà dello Stato, basta parlarne con la sovrintendente Ranaldi per immaginare di chiamare bravissimi architetti per immaginare un’architettura semplice ma abbastanza stabile in cui costruisci un’uscita”.

Basta con le pale eoliche

Basta con le pale eoliche in Italia e ‘rivestire’ con il fotovoltaico tutti gli “orrori edilizi costruiti in Italia negli ultimi 70 anni”. Questa, in sintesi, la proposta lanciata oggi da Sgarbi, parlando dell’importanza del paesaggio e non solo dell’ambiente.

In Italia “di pale eoliche non ne farei più”, ha sottolineato a margine dell’iniziativa, “poi c’è il fotovoltaico che è ancora più minaccioso, perché più esteso delle pale eoliche, e distrugge campi agricoli e coltivazioni”.

Per Sgarbi “occorre andare ad individuare tutte le aree degradate, che sono circa il 70% dell’Italia”, come “aree industriali, autostradali, periferiche, aree di edilizia recente o capannoni. Non è così difficile, solo che costa di più” che installare pannelli solari in “un campo”.

Secondo il sottosegretario “invece spendiamo un po’ di più, come dice anche il sindaco di Firenze Nardella, sulle aree industriali. A Firenze avete l’orrore del Palazzo di giustizia, se lo coprono e lo rivestono con il fotovoltaico, non si può che migliorarlo. Non si può che migliorare l’orrore edilizio fatto negli ultimi 70 anni. Bisogna prendere i singoli edifici che sono emblema del degrado nelle periferie urbane e su di essi disporre per rivestirli come lo si voglia”. Sgarbi ha osservato che l’idea di rimuovere i vincoli paesaggistici, con l’eccezione dell’area Unesco, per l’installazione dei pannelli solari e fotovoltaici a Firenze “proposta da Nardella è assolutamente condivisibile” e “se Nardella, che è su una posizione politica diversa da quella del Governo pone questa come una questione importante, il ministero è pronto a seguirlo e a togliere anche dei vincoli paesaggistici, che risalgono a un tempo in cui quelle aree non erano degradate. Con il ministero dell’Ambiente disporremo dei limiti entro cui muoversi che poi è quello che dice giustamente Nardella”.