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Sgarbi: “Il Natale è un esempio eccellente di intreccio culturale, cancellarlo è fanatismo”

Sgarbi su Natale

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Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi commenta così la proposta, lanciata due settimane fa, di Renaud Dehousse dell’Istituto universitario europeo di Fiesole, di cancellare la festa di Natale.

“Quella di Renaud Dehousse dell’Istituto universitario europeo di Fiesole, con sede nella storica Badia Fiesolana, è una proposta violenta e iconoclastica, propria di un fanatismo che ignora la storia e le tradizioni, che sono la base di ogni fondamento della ‘cultura etnica’, che non è mai esclusiva, ma sempre aperta al confronto Cancellare il Natale in nome dell’uguaglianza etnica è una proposta insensata che favorisce la disuguaglianza, pura espressione d’intolleranza. “.

Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi commentando  la proposta, lanciata due settimane fa, di Renaud Dehousse dell’Istituto universitario europeo di Fiesole, di cancellare la festa di Natale.

“Il Natale – aggiunge Sgarbi – non è solo la festa dei cristiani, ma ha una origine pagana legata al culto del Sol invictus. Quello che noi oggi celebriamo come Natale, è un esempio eccellente di intreccio culturale, che vede coinvolta la mitologia ebraica, la mitologia cristiana, e la mitologia islamica, oltre alla ritualità pagana romana ed egiziana, insomma, culti, usanze, tradizioni di innumerevoli popoli e culture, che confluiscono insieme, in un solo momento, in cui si celebra un principio comune, il trionfo della luce sulle tenebre, del bene contro il male. Il culto del sole nascente è un culto primordiale, un culto elementare, presente in qualsiasi mitologia, poiché il sole, nelle civiltà primitive, è visto come fonte di calore, di luce. Dove c’è il sole – conclude Sgarbi – è il Natale. Troppo perché un professore ignorante e presuntuoso lo capisca, dando sfogo alla sua insostenibile intolleranza”.

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