Mar 5 Nov 2024
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Siccità, emergenza si estende anche alla Toscana

L’allarme della siccità non si placa, soprattutto nel nord Italia con il Po, il grande assetato, che restituisce la fatografia di un’emergenza di proporzioni tali che non si vedevano da anni. Ma con l’allarme che si sta estendendo rapidamente anche al centro.

L’emergenza siccità si sta infatti rapidamente estendendo al Centro Italia, secondo il report dell’associazione dei consorzi di bonifica, che parla della “prima stagione in cui si evidenziano in maniera massiva le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla Penisola”.

In Toscana, l’Arno, ha flussi dimezzati rispetto alla media mensile, l’Ombrone è ridotto ad uno stato torrentizio. Nelle vicine Marche, il fiume Sentino tocca già il minimo storico, come Esino e Nera. In Umbria, gli invasi del lago Trasimeno e della diga Maroggia sono praticamente dimezzati rispetto agli anni scorsi e il Tevere registra il livello più basso dal 1996. In Lazio, grave è la situazione dell’Aniene, crolla la portata del Sacco, così come in calo sono i livelli dei laghi di Nemi e Bracciano.

Tutti i Comuni della Toscana sono stati invitati dall’Autorità idrica toscana ad adottare un’ordinanza per la tutela delle risorse idropotabili in tutto il periodo estivo 2022. Lo rende noto Ait sottolineando come “siamo di fronte a una diffusa siccità in ampie parti d’Italia e anche in alcune zone più critiche della nostra regione: la Maremma, la Val di Cornia e l’Isola d’Elba, l’entroterra della Versilia e la Lunigiana”.

“La scarsità di piogge durante tutto il passato inverno e la scorsa primavera – si spiega dall’Ait – hanno creato le condizioni di base per una minor portata di fiumi e torrenti e uno scarso riempimento delle falde. Il caldo record di queste settimane, tra fine maggio e metà giugno, ha contribuito ad aumentare il problema, con un maggior utilizzo di acqua potabile da parte di tutti. Per scongiurare un razionamento di acqua nei prossimi mesi estivi e per evitare disagi concreti a cittadini e turisti, Ait corre ai ripari chiamando i sindaci a un atto di responsabilità. Con il modello di ordinanza (redatto dall’Autorità) si invitano tutti i comuni a disporre, da adesso fino al 30 settembre, la limitazione dei consumi di acqua ai soli scopi essenziali igienici e domestici. Quindi si introducono ulteriori divieti all’uso della risorsa idropotabile rispetto al Regolamento regionale del 2008 che espone i divieti permanenti. Ripetiamo che l’uso dovrà essere limitato massimamente e rivolto in maniera esclusiva agli essenziali scopi igienici e domestici. Le violazioni saranno punite con un minimo di 100 euro e un massimo di 500 euro”.

La siccità e temperatura dell’acqua sopra la media anche di 5 gradi preoccupano anche i produttori ittici di stagni e lagune, ma anche quelli degli gli allevamenti di mitili, vongole e ostriche Le scarse piogge hanno, infatti, aumentato la salinità dell’acque che, insieme all’elevato caldo favoriscono la proliferazione di alghe e una minor ossigenazione; un mix che rischia di mandare in sofferenza alcune produzioni.

Ad Orbetello già dai primi di giugno è allarme per la presenza di troppe alghe quando le temperature delle acque tra l’altro non erano ancora elevatissime, in Liguria i mitilicoltori sono preoccupati perché in mare si sono superati i 25 gradi e c’è tantissimo sale.

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