A causa della siccità il sindaco Sandro Fallani ha infatti deciso di spegnere gli impianti di piazza Resistenza, piazza Togliatti, piazza Matteotti, via Caboto, via Foscolo e della rotatoria tra via Pisana e via delle Nazioni Unite.
Le fontane hanno sistemi di ricircolo con recupero d’acqua, ma in ogni caso resta una parte di consumo: la stima dell’ufficio Ambiente del Comune di Scandicci è che con lo spegnimento delle sei fontane vengano risparmiati mensilmente circa 180 mc di acqua. Da venerdì 24 giugno 2022 dunque le sei fontane pubbliche d’arredo di Scandicci smetteranno di erogare acqua, fino a che non sarà cessata l’emergenza idrica determinata dalla perdurante siccità.
A Scandicci è già in vigore il divieto assoluto, per gli utenti domestici, di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti per scopi diversi da quelli igienico domestici. L’ordinanza vigente dal 18 giugno ribadisce che è proibito fare uso di acqua potabile per l’innaffiamento di parchi, giardini e orti, per il lavaggio di cortili e piazzali, per il lavaggio domestico di veicoli a motore, per il riempimento di piscine, vasche da giardino, fontane ornamentali e simili.
Sempre a causa della siccità, anche i Comuni di San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle (Firenze) hanno diramato ordinanze per limitare l’uso di acqua potabile proveniente dagli acquedotti. Il provvedimento entra in vigore da oggi e sarà attivo fino al 30 settembre. Stabilisce il divieto nei tre comuni del Chianti fiorentino di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici.
I sindaci invitano ad usare dispositivi per il risparmio idrico, quali frangigetto per rubinetti, preferire la doccia per l’igiene personale in alternativa alla vasca da bagno, usare lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico, non fare scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti, la rasatura della barba o la doccia, utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante, controllare il funzionamento dei propri impianti idrici per evitare eventuali perdite.
Vietato il prelievo e consumo di acqua potabile per l’irrigazione e annaffiatura di orti giardini e prati, il lavaggio di aree di cortili e piazzali, il lavaggio domestico di veicoli, il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua, tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e sanitario.