Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha presentato un piano in dieci punti dopo le recenti polemiche. “Ma garantire la sicurezza tocca al governo innanzitutto”
Un piano in dieci punti quello annunciato da Nardella. Rafforzamento dell’organico della polizia municipale con 50 nuovi ispettori che arriveranno in due step nei prossimi mesi e un nuovo bando per 200 agenti in più; aumento dei vigili di quartiere con tre pattuglie in più al giorno su ogni quartiere di Firenze e il reinserimento della stazione mobile nelle periferie; nuove telecamere; Smart city control room, che sarà attivata entro l’anno e avrà un sistema di sorveglianza attiva h24 e agenti dedicati che controlleranno le zone più delicate.
E ancora sanzioni più dure ai minimarket fuori dal centro che violano i limiti orari della vendita di alcolici con sospensione dell’attività alla seconda infrazione; nuovo progetto di sicurezza stradale predisposto dal comandante con controlli dinamici per guida distratta, telefonini e cinture; inasprimento del regolamento anti accattonaggio molesto; estensione orario e aumento steward nelle piazze; sicurezza ambientale con l’aumento delle foto-trappole che verranno usate nelle aree dove più frequenti sono gli abbandoni dei rifiuti; impegno sul fronte sociale con il rifinanziamento del progetto degli educatori di strada in tutti i quartieri.
Sono questi i punti del piano sicurezza illustrato oggi dal sindaco di Firenze Dario Nardella
“E’ un piano molto articolato, concreto, che parte già in questi giorni e ci serve a rinnovare il nostro impegno sul fronte della sicurezza urbana – ha detto Nardella -. La sicurezza però, ricordo, deve essere prima di tutto garantita dal Governo, i cittadini sanno che l’ordine pubblico e la pubblica sicurezza sono una delle principali competenze dello Stato centrale” “E’ importante che i responsabili dei reati vengano presi, ha concluso Nardella- poi certo se avessimo delle leggi che ci aiutassero di più sarebbe molto più facile perché spesso vengono fermati e subito dopo rilasciati perché non si può convalidare l’arresto con le opportune misure detentive”.