Oltre a telecamere, personale sagrato contro atti incivili.
Telecamere esterne e un sistema di controllo e filtraggio di visite e degli accessi con metal
detector a mano: è stato potenziato, a partire da oggi, il sistema di sicurezza al complesso museale della basilica di San Lorenzo a Firenze. L’Opera medicea laurenziana ha infatti deciso di potenziare la vigilanza del complesso anche alla luce degli ultimi fatti avvenuti nel quartiere: alcune settimane fa nella zona c’è stata un rissa con spranghe in strada, in mezzo a turisti e passanti.
Da oggi sono attive nuove sette telecamere, oltre a quelle già presenti, lungo il perimetro esterno della basilica, altre nel chiostro, negli spazi espositivi e in quelli dedicati a mostre. Previsto poi un servizio fisso di controllo con metal detector a mano all’ingresso, e accessi automatizzati con biglietto elettronico.
Ci sarà poi personale negli spazi esterni, funzionale anche a prevenire ed evitare episodi di inciviltà sul sagrato della basilica e nella scalinata, da parte di cittadini e turisti.
“Non potevamo restare immobili – spiega il presidente dell’Opera medicea laurenziana, Paolo Padoin -. Anche recentemente il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha espresso con forza la necessità di un impegno comune per tutelare maggiormente il decoro della città, noi abbiamo agito di conseguenza”.
Fino al 6 gennaio il servizio sul sagrato sarà affidato a un’azienda di vigilanza locale. Personale in uniforme, non armato, munito di scanner, curerà il servizio controllo ingressi
completato da sorveglianza esterna lungo il perimetro della Basilica, dalle 10 alle 17 per sei giorni alla settimana.
“Ci siamo mossi per coprire il delicato periodo delle festività natalizie – prosegue Padoin -. Abbiamo deciso di aiutare le forze dell’ordine nel loro lavoro e dare un segnale di attenzione agli abitanti della parrocchia e della zona. Un atto che ci è parso doveroso. Per quarant’anni sono stato prefetto e anche adesso ritengo naturale operare per la sicurezza e la tutela dei nostri cittadini”.