La sicurezza sul lavoro continua ad essere una delle priorità per la Regione Toscana. Che stamani ha siglato, assieme ad altri 12 firmatari, un protocollo d’intesa sul coordinamento e il monitoraggio della sicurezza del lavoro in Toscana.
Per la Regione, il protocollo è stato firmato dal presidente Enrico Rossi. Questi gli altri firmatari: Orazio Parisi,direttore Ispettorato interregionale del lavoro; Giovanni Asaro, responsabile direzione regionale toscana Inail; Roberto Lupica, direttore regionale Vigili del Fuoco; Dalida Angelini, segretaria generale Cgil toscana (FOTO); Riccardo Cerza, segretario generale Cisl toscana; Annalisa Nocentini, segretaria generale Uil toscana; Alessio Marco Ranaldo, presidente di Confindustria toscana; Giovan Battista Donati, presidente di Confartigianato Imprese toscana; Anna Lapini, presidente di Confcommercio toscana; Andrea di Benedetto, presidente Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) toscana; Nico Gronchi, presidente Confesercenti toscana; Alessandro Giaconi, presidente Agci (Associazione generale delle cooperative italiane) toscana.
“In Toscana, come nel resto del Paese, abbiamo registrato purtroppo una pesante ripresa degli incidenti sul lavoro. Noi ce ne vogliamo occupare, assumerci le nostre responsabilità, in maniera sinergica con le forze sociali e tutte le istituzioni – ha detto il presidente Rossi – Ho conosciuto aziende che dopo aver prestato più attenzione al tema della sicurezza sul lavoro hanno visto migliorare davvero la situazione. Il rischio zero non esiste, ma ci si può avvicinare. Datore di lavoro e lavoratore sono le figure chiave. Noi, con la nostra competenza possiamo essere di supporto, assieme a Inail e Vigili del Fuoco. I sindacati giustamente ci sollecitano e ci stimolano. E noi questa sfida vogliamo accettarla fino in fondo. Tante le iniziative che abbiamo messo in campo, e non sto qui a ricordarle tutte. Veniamo da anni – sottolinea ancora Enrico Rossi – in cui il problema era la mancanza di lavoro, e magari abbiamo guardato meno ai temi della qualità e della sicurezza. Ma il benessere e la salute dei lavoratori stanno alla base del tema del lavoro. Io attribuisco una particolare importanza a questa iniziativa che oggi vede la luce, e che mi sembra unica nel panorama nazionale. Se riusciremo a catalogare gli incidenti, a capire perché avvengono, a fare degli studi, potremo poi mettere in atto tutte le azioni necessarie a ridurli e magari azzerarli”.
In base al protocollo, la Regione e gli altri firmatari dovranno produrre un rapporto annuale sulla sicurezza del lavoro in Toscana, che dia conto della situazione nei vari ambiti e settori di attività, delle cause di infortunio e malattie professionali, dei rischi legati a particolari settori; e mettere in atto di comune accordo, ciascuno per la propria competenza, azioni e iniziative specifiche per migliorare gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro.
La Regione Toscana – si legge nel protocollo – ritiene prioritario il perseguimento dei più alti standard di sicurezza del lavoro, e da tempo, nell’ambito delle proprie competenze, ha intensificato le azioni mediante interventi normativi, di formazione a tutti i livelli e di coordinamento delle azioni in materia di vigilanza, e da sempre attribuisce priorità al tema della prevenzione e della salute e sicurezza dei lavoratori. Ora, vuole allargare il raggio delle azioni necessarie per assicurare le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, coinvolgendo i soggetti con competenze in materia, in modo da avere un quadro di riferimento onnicomprensivo della situazione, e possibilità di coordinare le azioni per raggiungere standard elevati di sicurezza. Per questo ha deciso di coinvolgere Inail, Vigili del fuoco, e il mondo del lavoro sia sindacale che datoriale.