L’ex pilota di Formula 1 Alessandro Nannini è stato imputato nelle indagini sul fallimento, dichiarato nel 2019, della società Pasticcerie Nannini con sede a Roma. La notizia è riportata oggi dal Corriere della Sera.
Richiesta di rinvio a giudizio per Alessandro Nannini, fratello della cantante Gianna, ed ex pilota di Formula 1, la cui carriera fu interrotta da un incidente in elicottero nel 1990. A lui viene contestato il mancato versamento all’Erario di tasse per circa un 1 milione e 200mila euro.
All’ex pilota contestato da parte del pm Francesco Romano, anche di aver fatto sparire i libri contabili, accusa però destinata, spiega il Corriede della Sera, a essere ridimensionata perchè i documenti sarebbero stati rinvenuti recentemente.
Nannini “rivendica la propria estraneità alle accuse”, afferma oggi il suo avvocato Fabio Pisillo. Già all’udienza del 2 febbraio il pm ha chiesto il proscioglimento per la bancarotta documentale e “il gup provvederà in tal senso” all’udienza del 4 maggio: l’accusa “era frutto di equivoco tra curatore e pm”, poi “documentalmente chiarito”.
La bancarotta impropria si lega invece al mancato pagamento di tributi in alcuni anni dal 2009 nei quali la società “attraversò un’importante crisi di liquidità”: “Riteniamo non ci siano i presupposti di bancarotta”. L’avvocato precisa poi che Pasticcerie Nannini “era una piccola società ben distinta rispetto” alla Nannini, azienda “storica di famiglia che ha sede a Siena ed è proprietaria”, tra l’altro, “del famoso bar Conca d’oro: dunque due soggetti giuridici ben diversi”.