Libera Toscana ha scelto Siena per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si svolge oggi, giovedì 21 marzo, in contemporanea in migliaia di luoghi in tutta Italia, Europa e America Latina.
‘Orizzonti di giustizia sociale’ è il tema di questa 24esima edizione, durante la quale i familiari di vittime delle mafie, presenti a Siena, hanno assistito alla lettura dal palco di circa 1000 nomi di uomini e donne morti per mano delle mafie.
La giornata ha preso il via alle 9.30 da piazza della Lizza con un corteo che si è snodato per le strade del centro storico, transitando da Piazza del Campo, fino a raggiungere la Fortezza dove sono stai letti i nomi delle vittime delle mafie.
Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30 si svolgeranno sette seminari tematici e sei spettacoli. A chiudere la manifestazione l’intervista musicale con Motta e I Ministri a cui si uniranno la band senese I Scream e, direttamente dall’America Latina, The Baggios per il concerto finale alla Corte dei Miracoli.
“Libera Toscana ha scelto Siena per la bellezza e la forza di una storia di cultura civica, di tutela del significato dell’arte, di una tradizione, quella del Palio e della realtĂ delle Contrade, che non si conserva statica, ma si rinnova socialmente e nella solidarietĂ ”, si legge in una nota degli organizzatori Libera e Avviso Pubblico. All’organizzazione, infatti, partecipano anche le commissioni di solidarietĂ delle contrade.
La scelta di Siena anche “per le vicende degli intrecci di interessi dei poteri oscuri – spiega la nota -, le trame mai totalmente portate alla luce dietro alla crisi della banca locale, la morte di David Rossi, su cui Libera, nella fiducia e nel rispetto dell’azione della magistratura, chiede non si cessi di indagare”.
E’ un’Italia che si ribella all’indifferenza, all’illegalitĂ , alle mafie e alla corruzione che devasta i beni comuni e ruba la speranza. Un’Italia consapevole che la convivenza civile e pacifica si fonda sulla giustizia sociale, sulla dignitĂ e la libertĂ di ogni persona. Un’Italia che il 21 marzo si mobilita per ricordare con momenti di lettura, di riflessioni, incontri i 1011 nomi delle vittime innocenti delle mafie in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico che si svolgerĂ a Padova e simultaneamente in oltre 4000 luoghi d’Italia.
La Giornata della Memoria e dell’Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie, oggi legge nazionale, e rinnova in nome di quelle vittime l’impegno nella lotta alla criminalitĂ organizzata e alla corruzione.
Durante la giornata a Padova, piazza principale e in contemporanea in migliaia di luoghi d’Italia, da Palermo a Siena, da Avellino a Cagliari, da Novara a Corleone saranno letti nelle scuole, nelle carceri, nelle stazioni delle Metropolitane, presso associazioni, universitĂ , fabbriche,parrocchie i 1011 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchĂ©, con rigore, hanno compiuto il loro dovere.
Iniziative per ricordare le vittime innocenti delle mafie anche oltre frontiera con appuntamenti in America Latina – a CittĂ del Messico, BogotĂ e Buenos Aires, in Africa in Tunisia e Costa d’Avorio mentre in Europa iniziative si svolgeranno a Parigi, Marsiglia, Bruxelles Ginevra, Tenerife, Strasburgo, Berlino, Zurigo, Copenaghen a sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunitĂ solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.
“Il 21 marzo, che quest’anno ha il suo centro a Padova collegata simultaneamente con 4000 luoghi d’Italia – ha ricordato Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera e responsabile Libera Memoria – non è mai stata una data fine a se stessa, ma sempre la tappa di un impegno che dura 365 giorni all’anno nelle scuole, nelle universitĂ , nelle associazioni, nelle parrocchie e dovunque i cittadini vivono quella responsabilitĂ per il bene comune che è il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione. Le vittime innocenti delle mafie – conclude Marcone – non vogliono essere solo ricordati. Vogliono che continuiamo il loro impegno, che realizziamo le loro speranze, quelle persone non sono morte per essere ricordate con lapidi, targhe e discorsi di occasione. Ma per un sogno di democrazia che sta a tutti noi realizzare”.